Una chiusura “temporanea” dal 2018
Era il dicembre 2017 quando gli utenti della struttura – che serviva sia i residenti abbonati sia, come posteggio a ore, chi transitava in zona per fare commissioni e acquisti – hanno trovato un avviso che li informava della chiusura temporanea della stessa per interventi di manutenzione attinenti alla sicurezza, senza peraltro che nella comunicazione fosse indicata una data per la riapertura. Dopo una serie di accese proteste da parte di cittadini e operatori del Mercato, la chiusura fu posticipata a gennaio del 2018 ma da allora il garage multi-livello interrato a tre piani, di proprietà del Comune di Roma e gestito in concessione dalla municipalizzata Atac è rimasto con le serrande abbassate, con conseguenti disagi per abitanti e frequentatori di un quartiere già fortemente congestionato, in cui lasciare le auto in sosta è diventato sempre più difficile.
La situazione attuale
Oggi, a circa due anni di distanza, la situazione sembra ancora molto incerta, anche perché su di essa incombono un incrocio di competenze a vari livelli istituzionali, vincoli burocratico-legislativi e concessioni di gestione che non facilitano né la chiarezza né l’indicazione di tempistiche certe quanto alla, si spera positiva, conclusione della vicenda. Di sicuro, oltre ai notevoli mancati introiti che il parcheggio, se in funzione, avrebbe garantito, c’è che lo stato della struttura, che richiedeva interventi di manutenzione e modernizzazione (per esempio quanto a impianto elettrico, edilizia, areazione, uscite di sicurezza e installazione di porte tagliafuoco), al momento sembra essere in condizioni ancora peggiori di quando le sbarre della stessa sono state abbassate. Una parte della ristrutturazione è stata eseguita ma in corso d’opera “sono state riscontrate ulteriori criticità che devono essere risolte con un intervento di manutenzione straordinaria” ci dice Valentina Caracciolo (Pd). Che dopo aver ricordato che il Municipio II ha coperto le spese per alcuni lavori aggiunge: “ora tocca al Dipartimento Mobilità del Comune e al concessionario della struttura intervenire”. La Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica del parlamentino di Via Tripoli fa quindi cenno alla elefantiaca burocrazia regnante in città (che ostacola non poco la possibilità di mettere in atto rapidamente possibili soluzioni) e conclude affermando che “faremo quanto in nostro potere per restituire al quartiere, fortemente danneggiato” dalla perdita della stessa, “una sua importante infrastruttura. A tal fine a breve incontreremo i dirigenti del Dipartimento Mobilità per sollecitare la realizzazione degli interventi necessari”. Dal canto suo Andrea Signorini (Lega), consigliere municipale di opposizione, commenta sottolineando che le forze di governo del Municipio e del Campidoglio “sono incapaci. Hanno fatto una stima” quanto ai fondi necessari per la ristrutturazione dell’edificio in questione “di appena 70mila euro e poi si sono accorti che era troppo bassa. Quindi, finiti i soldi, si è fermato tutto. Potevano risolvere parzializzando gli interventi e dando la concessione agli operatori del Mercato ma non l’hanno fatto. Ai cittadini del quartiere e agli utenti del parcheggio dico: se volete risposte concrete, alle prossime elezioni affidatevi a persone più competenti”.
Cristina di Giorgi