IL PRIMO PROVVEDIMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE BOTTEGHE STORICHE – “Siamo stati i primi, nel gennaio 2009, ad approvare un provvedimento per il riconoscimento delle Botteghe storiche e ne sono molto orgogliosa” dice a Il Caffè di Roma Sara De Angelis, attualmente deputato della Lega ed ex presidente del parlamentino di via Dire Daua. Inoltre, in riferimento alle specificità del territorio, sottolinea l’importanza della valorizzazione del commercio di qualità soprattutto in quartieri come quelli che compongono il Municipio II, pieni di ricchezze ambientali ed artistiche alle quali si intreccia un tessuto commerciale ed artigianale di enorme rilievo sia economico sia culturale, che ha contribuito e contribuisce tutt’ora alla crescita dell’area”. Riferendosi ancora a quanto fatto dalla sua amministrazione in materia, De Angelis sottolinea l’importanza di premiare le attività di prossimità radicate nel territorio, “perché sono un baluardo di specializzazione contro la massificazione delle produzioni, che spesso va a discapito della qualità delle stesse” e ricorda poi “con sincera emozione la cerimonia del marzo 2009 all’Auditorium di Roma, nel corso della quale sono stati consegnati gli attestati agli esercenti che, avendone i requisiti, sono stati riconosciuti titolari di negozi storici”. Una cerimonia in cui i premiati “erano tutti commossi per quell’omaggio istituzionale alle loro attività, spesso tramandate di padre in figlio. E mi fa molto piacere vedere che ancora oggi, entrando nelle loro botteghe, quelle targhe sono esposte con molto orgoglio. Ritengo dunque molto positivo – conclude De Angelis – che a distanza di tanto tempo dalla nostra iniziativa, il progetto venga ripreso”.
LA NUOVA DELIBERA – Oggi, infatti, nel Municipio II si è parlato ancora di Botteghe Storiche. Come reso noto da Valentina Caracciolo (Pd), attuale assessore alle Attività Produttive e alla Mobilità nella giunta guidata da Francesca Del Bello, il 25 febbraio è stata approvata una memoria che, riprendendo ed integrando la delibera comunale 130 del 2005 e successive modificazioni, “riguarda un vero e proprio patrimonio per il nostro territorio: le botteghe storiche”. Si tratta, spiega Caracciolo, di un piano per tutelarle e valorizzarle soprattutto in questa lunga fase di crisi, facendo anche in modo, così, di restituire al territorio, proteggendola, la peculiarità della sua storia sociale, economica e urbanistica.
UN ELEMENTO DI RICCHEZZA PECULIARE DEL II MUNICIPIO – Perché “le botteghe storiche – spiega l’assessore a Il Caffè di Roma – sono un elemento di ricchezza peculiare del nostro Municipio (attualmente ce ne sono circa 200) e anche per questo abbiamo inserito attività e programmi ad esse legati nelle linee programmatiche 2021-2026 della giunta Del Bello”. L’intenzione è di agire su diversi piani. Innanzitutto “stiamo aspettando, e sono fiduciosa che i tempi saranno brevi, la pubblicazione del regolamento attuativo della legge regionale approvata a gennaio 2022 (che mette a disposizione, per contributi e agevolazioni, fondi complessivi per circa 2 milioni e mezzo di euro, da assegnare secondo specifici requisiti, ndr) per attivarci, in collaborazione con il competente assessorato di Roma Capitale, per cogliere tutte le opportunità previste per le botteghe storiche e non solo” dice ancora Caracciolo. Che conclude: “lavoreremo poi fin da subito per programmare manifestazioni e iniziative di rilancio (pensiamo per esempio ad un premio per la Bottega storica dell’anno) utili a far conoscere attività che fanno parte della tradizione del nostro territorio e che ne costituiscono un importante elemento migliorativo”.