IL PARADOSSO DEL CANTIERE PER LA RIMOZIONE DEI SAMPIETRINI BLOCCATO DA QUELLO DELLA CICLABILE – Nella trafficata e frequentata arteria, infatti, il cantiere aperto a fine estate dello scorso anno su entrambe le direzioni di marcia della carreggiata per rimuovere i tipici blocchetti che pavimentano molte vie di Roma (che secondo il piano deciso dalla precedente amministrazione comunale dovrebbero essere riposizionati nell’area pedonale di via del Corso), pare essere fermo a causa appunto della realizzazione di una pista ciclabile. Che interferirebbe con i lavori di asporto e trasferimento dei sampietrini.
L’ESASPERAZIONE DI RESIDENTI E COMMERCIANTI – A fronte degli innumerevoli ed evidenti disagi provocati da tale situazione, che paralizza la circolazione non solo veicolare ma anche pedonale, residenti e commercianti della zona, esasperati, hanno intenzione di avviare iniziative e proteste affinché le autorità competenti prendano provvedimenti per risolvere la situazione. “Non è possibile – ha tuonato un cittadino – che in questa città non si riesca a programmare un doppio intervento, che i lavori si accavallino, che chi ha in famiglia portatori di handicap non sappia come fare per le aree di cantiere”.
LA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI – Nel corso di una riunione della Commissione lavori pubblici di Roma Capitale tenutasi il 27 gennaio, a quanto si è appreso i tecnici comunali – riferiscono i media – hanno chiarito che i lavori, fino a questo momento svoltisi sulla corsia in direzione di Piazza Albania, attualmente sono fermi. “Finché non si capirà come procedere con la ciclabile – queste le loro dichiarazioni – il cantiere non potrà avanzare”.
UNA POSSIBILE SOLUZIONE – Il problema, non da poco, è che l’area del cantiere è proprio davanti alle vetrine dei negozi: una scelta, questa della localizzazione su due lati e non al centro (con conseguente svolgimento dei lavori su tutto il manto stradale), a quanto pare obbligata. Perché una diversa impostazione intralcerebbe la realizzazione della pista ciclabile – il tratto su viale Aventino è parte di un percorso più ampio – finanziata con fondi europei e dunque soggetta anche per quanto riguarda i lavori a diverse prescrizioni (tra esse la non modificabilità del progetto né interruzione della realizzazione dello stesso per 5 anni). La soluzione potrebbe essere quella di richiedere uno stralcio, rinunciando ai finanziamenti relativi al tratto in questione. Ma tale procedura deve essere ancora decisa ed eventualmente avviata e finché, al termine della stessa, non arriva il relativo “via libera”, tutto resterà purtroppo fermo. In risposta al montante malcontento di esercenti e cittadini, il presidente della commissione lavori pubblici Antonio Stampete (Pd) ha fatto sapere di aver convocato un sopralluogo in zona per capire, insieme ai tecnici, come intervenire, in tempi brevi, in via definitiva. Anche perché “la cantierizzazione – ha dichiarato – così com’è blocca tutti e due i lati della strada, creando difficoltà a tutti. Ai residenti, ai commercianti e nei giorni scorsi anche ad Ama. Serve – ha concluso – una decisione politica e poi un atto di indirizzo chiaro”.