Il progetto ‘Romeing in’ prevede di allestire e attivare in tutte le strutture comunali sale con fasciatoio, poltroncina e tavolino per le neo-mamme che necessitino di allattare o cambiare il proprio bambino in tutta tranquillità.
Questo servizio è già stato attivato lo scorso novembre in Campidoglio, dove è stato allestito uno spazio bebè per le consigliere mamme. La sala, allestita in un’area riservata in prossimità dell’Aula Giulio Cesare, è fornita di fasciatoio e poltroncine per l’allattamento. C’è altresì uno schermo per poter seguire la seduta in corso per le neomamme che decidano di partecipare al consiglio in presenza.
A tutela della genitorialità inoltre l’Assemblea Capitolina ha di recente modificato il proprio regolamento sulla partecipazione alle sedute. Ora le consigliere in maternità o i consiglieri in congedo parentale o di paternità hanno la possibilità di partecipare alle adunanze in videoconferenza. Un modo per rendere possibile conciliare vita familiare con impegni lavorativi e istituzionali.
La Presidente Svetlana Celli lo ha definito un atto di civiltà:
“È un impegno che abbiamo assunto come Assemblea capitolina, un atto di civiltà che ora è diventato realtà. Il consiglio comunale è al centro della vita amministrativa e democratica. Un evento bello ed importante come diventare genitori non può limitare l’attività delle consigliere e dei consiglieri.”
L’obiettivo ora è di estendere questo servizio a tutte le cittadine che si trovano fuori casa attraverso una rete capillare di “baby pit stop”, come li ha definiti Celli.
Questo non solo come segno di sostegno alla genitorialità ma anche per favorire l’allattamento materno in linea con le raccomandazioni dell’OMS, dell’Unicef e del Ministero della Salute.
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