Non mancherebbero criticità rispetto al testo, che nel frattempo è in attesa dell’ok di Senato e Camera.
Dettagli dell’emendamento
Si torna a parlare del cosiddetto “astensionismo involontario” dei fuorisede. Si tratta di un fenomeno che riguarda chi è impossibilitato a esercitare il proprio diritto al voto perché domiciliato in una regione diversa da quella di residenza, per motivi di studio, lavoro, o salute.
In vista delle elezioni europee, vi sarebbero però delle novità in merito alla questione del voto fuorisede, oggetto di un emendamento da parte della Commissione Affari Costituzionali del Senato.
L’emendamento approvato stabilirebbe due meccanismi di voto diversi a seconda che lo studente fuorisede abbia il domicilio nella stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza, oppure in una diversa. In ogni caso, è necessario richiedere una procedura di richiesta al proprio Comune di residenza almeno 35 giorni prima del voto, accompagnata da documenti comprovanti l’identità e la situazione di fuorisede dello studente.
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Voto fuorisede: la rivoluzione politica al Festival di Sanremo
La battaglia per concedere il voto ai fuorisede italiani era addirittura approdata al Festival della Canzone italiana, con un’iniziativa condotta da Voto Dove Vivo, insieme alla piattaforma informativa social Will, e alla rete Voto Sano Da Lontano.
Durante la terza serata del Festival di Sanremo, infatti, diversi artisti in gara, si sono presentati sul palco dell’Ariston esibendo una matita. Il gesto è stato un modo per promuovere la partecipazione democratica, invitando il pubblico a informarsi in merito all’annosa questione del Voto dei fuorisede nazionali e alle Elezioni europee dell’8 e del 9 giugno.
Il percorso verso la legge definitiva
“Grazie alla battaglia condotta insieme a Will e alla rete Voto Sano Da Lontano – fanno sapere dal Comitato Voto Dove Vivo – che è arrivata addirittura a Sanremo solo pochi giorni fa, abbiamo innescato una piccola grande rivoluzione. Viene così finalmente esteso un diritto, quello al voto, finora negato a tantissimi italiani e italiane, soprattutto giovani. Ma l’approvazione dell’emendamento è solo un primo passo”.
Nonostante il passaggio in Commissione, il testo dell’emendamento dovrà essere approvato in aula dal Senato e dalla Camera dei Deputati, per diventare definitivamente legge.
L’obiettivo a cui punterebbe il comitato è quello di concludere l’esame del provvedimento entro il prossimo 29 marzo. Inoltre, al momento, la misura si applicherebbe solo agli studenti fuorisede, e non a “fuorisede per motivi di lavoro e cura”, come si apprende da post social dedicato diffuso dal Comitato Voto Dove Vivo.
“Un passo avanti – fanno sapere dal Comitato -. Ma ora dobbiamo pretendere di più!”.