I 140 nuovi cittadini italiani, come da prassi, hanno prestato il giuramento di Cittadinanza in forma collettiva e non individuale.
Le persone extra UE che sabato 16 dicembre hanno prestato il giuramento di cittadinanza a Roma provengono prevalentemente dal Bangladesh, a seguire Egitto e Filippine. Quelle dall’UE sono quasi tutte provenienti dalla Romania, che rimane il paese europeo da cui provengono più richieste di acquisizione della cittadinanza italiana.
Il più giovane dei neocittadini è nato nel 2001, mentre il più anziano nel 1952.
Le neocittadine e i neocittadini italiani sono persone che in realtà già vivono, lavorano e studiano da tempo nella città di Roma. A loro è stato consegnato un diploma di cittadinanza contenente la formula di rito in cui si promette fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione.
Con la consegna del diploma di cittadinanza, Roma ha voluto dare solennità al momento e andare oltre l’aspetto puramente burocratico dell’evento, ha dichiarato l’Assessore al Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti Andrea Catarci.
Il periodo del lockdown aveva fatto accumulare a Roma le pratiche di richiesta di cittadinanza. Un anno fa le pratiche in attesa erano arrivate a 2.500. Nel corso del 2023 sono state ridotte a circa 400. Ora si prevede di azzerare l’arretrato con la calendarizzazione di altre 2 o 3 giornate di giuramenti collettivi nel primo bimestre del 2024.
Come si acquisisce la cittadinanza italiana
La cittadinanza si acquista automaticamente nei seguenti casi:
- per nascita da genitore italiano: si parla in questo caso di “ius sanguinis”. Esiste una possibilità di acquisto della cittadinanza “iure soli“, se si nasce sul territorio italiano da genitori apolidi o se i genitori sono ignoti o non possono trasmettere la propria cittadinanza al figlio secondo la legge dello Stato di provenienza;
- per adozione: il minore straniero adottato da cittadino italiano acquista la cittadinanza di diritto;
- per riconoscimento o dichiarazione giudiziale della filiazione: se un cittadino italiano riconosce, in un momento successivo alla nascita, un figlio minorenne, questi acquista automaticamente la cittadinanza italiana; se maggiorenne, questi conserva la propria cittadinanza ma può dichiarare di scegliere la cittadinanza italiana;
- per acquisto o riacquisto da parte dei genitori: il figlio minore di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana acquista direttamente la cittadinanza purché conviva in modo stabile ed effettivo con esso.
La cittadinanza si può invece richiedere nei seguenti casi e modalità:
- Per acquisto volontario: lo straniero o apolide, ovunque nato, di cui il padre o la madre (o ascendente in linea retta fino al secondo grado) siano stati cittadini italiani per nascita, acquista la cittadinanza italiana in presenza di determinati requisiti (svolgendo servizio militare nelle forze armate e dichiarando preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana; assumendo pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all’estero e dichiarando di voler acquistare la cittadinanza italiana. Oppure risiedendo legalmente in Italia per due anni al compimento dei 18 anni e dichiarando, entro un anno dal raggiungimento della maggiore età, di voler acquistare la cittadinanza italiana).
- Per nascita sul territorio italiano da genitori stranieri: un bambino nato in Italia da genitori stranieri può richiedere la cittadinanza dopo aver compiuto 18 anni se fino a quel momento abbia risieduto in Italia legalmente e ininterrottamente.
- Per matrimonio o unione civile con una cittadina o un cittadino italiani.
- Per residenza: se cittadino extracomunitario, deve essere residente in Italia da almeno 10 anni. Se cittadino U.E. deve essere residente in Italia da almeno 4 anni. Se cittadino apolide o rifugiato deve essere residente in Italia da almeno 5 anni dal riconoscimento dello status.
Per tutti i cittadini stranieri che presentano domanda di cittadinanza per residenza, oltre alla certificazione della conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1, è richiesto il possesso di un altro requisito, quello del reddito personale o familiare. In particolare il richiedente deve dimostrare di avere redditi sufficienti al sostentamento, di non avere precedenti penali, di non essere in possesso di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica.
Le proposte alternative
Da anni si dibattono proposte alternative per ampliare il diritto alla cittadinanza. Una di queste è il cosiddetto ius soli, lo stesso sistema che vige negli Stati Uniti, secondo cui a chiunque nasca su suolo italiano dovrebbe venire riconosciuta la cittadinanza.
Un’altra proposta riguarda il cosiddetto ius scholae, cioè dare la cittadinanza a chi ha completato un ciclo di studi nel paese. Sono state proposte diverse varianti di questa opzione, ma quella arrivata alla Camera a giugno 2022, poi arenatasi in seguito al cambio di governo, prevede che possa acquistare la cittadinanza il minore straniero nato in Italia o che vi ha fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, qualora abbia risieduto legalmente e senza interruzioni nel paese e abbia frequentato nel territorio nazionale, per almeno 5 anni, uno o più cicli scolastici presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione.
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