Dopo approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Colombo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti dell’uomo gravemente indiziato dei reati di estorsione e atti persecutori.
Le indagini hanno preso le mosse da un intervento della Volante accorsa lo scorso mese di giugno in soccorso di un uomo aggredito e ferito al volto con un’arma da taglio. Gli agenti intervenuti sul posto, nel quartiere Ostiense di Roma, hanno trovato un uomo che ancora impugnava una daga con lama da 44 cm, riportante sull’elsa i simboli nazisti dell’aquila e della svastica; brandendo l’arma, minacciava due uomini, uno dei quali gravemente ferito al volto.
La vittima è stata soccorsa dal 118 e portata presso una struttura ospedaliera dove gli è stata diagnosticata una frattura delle ossa nasali, una ferita lacero contusa ed un trauma massiccio facciale con una prognosi di 25 giorni.
A seguito di questo intervento, gli investigatori del Commissariato Colombo hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti. Grazie anche ad un video girato con il proprio cellulare da uno dei due aggrediti e dai loro racconti, si è potuto accertare che le vessazioni e le minacce andavano avanti da oltre un anno.
Il 51enne romano indagato ‘affittava’, non avendone titolo, parte dei locali di un palazzo ATER disabitato alle persone che non avevano una dimora. All’inizio pretendeva un canone mensile per poi passare all’incasso ogni settimana, minacciando gli ‘affittuari’ con la daga per obbligarli a pagare. L’uomo aveva instaurato un clima di terrore ed era arrivato a farsi trovare ormai quotidianamente sul portone del palazzo mostrando la daga come eloquente minaccia.
Raccolti tutti gli elementi, la Procura ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale l’ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere, notificata proprio dagli investigatori del commissariato Colombo.
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