L’IMPEGNO DEI CITTADINI – I volontari del Comitato di Quartiere Grotta Perfetta manifestarono la loro preoccupazione per il rischio di degrado per un’area appena consegnata ai cittadini. Per questo poco dopo hanno chiesto e ottenuto l’affidamento di questa parte del parco, costituendo un nucleo di volontari per l’apertura e chiusura dei cancelli, della cura generale dell’area e dello svuotamento dei cestini. “È questo uno dei motivi principali per cui abbiamo adottato il parco – racconta il Presidente del CdQ, Paolo Semeraro – il ritiro dei rifiuti nei parchi non rientra nel contratto di servizio dell’AMA e quindi andrebbe svolto dal servizio giardini”. Purtroppo i ritardi in questa operazione portavano all’accumulo di rifiuti e così i volontari hanno deciso di prendere in mano la situazione, non senza difficoltà: “Ci troviamo in un quartiere dove è in funzione la raccolta porta a porta, quindi non ci sono cassonetti in strada dove gettare quanto raccolto dai cestini – spiegano dal CdQ – per i volontari l’unica soluzione era quella di portarsi i rifiuti a casa e di conferirli nei cassonetti condominiali”.
VIA I CASSONETTI DAL PARCO – Circa due anni fa i volontari hanno preso la decisione di seguire l’esempio di altre aree verdi (come il Parco della Caffarella) e di rimuovere i cestini dal Parco. “Li abbiamo girati facendoli diventare delle fioriere e dopo una lunga battaglia abbiamo ottenuto da AMA l’installazione di due cestini stradali all’ingresso del Parco su viale Londra – seguita Semeraro – ci sono avvisi su tutti i cestini ribaltati e la maggior parte degli utenti del parco rispetta questa regola e conferisce i rifiuti soltanto all’uscita”.
I RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE – I volontari ammettono che purtroppo c’è una minima percentuale di incivili che ancora abbandona i propri rifiuti indiscriminatamente: “Sono veramente pochi, ma sporcizia chiama altra sporcizia, quindi siamo costretti a vigilare continuamente e ad intervenire tempestivamente per evitare accumuli di rifiuti”. Nonostante questo la sperimentazione sta dando i suoi frutti: “Ora servirebbero dei cassonetti più grandi all’uscita del parco e magari anche differenziati – spiega Semeraro – questo perché i due cestini stradali sono ormai insufficienti per raccogliere i rifiuti di feste e pic nic organizzati dai cittadini”. Inoltre – aggiunge – dovrebbero essere svuotati tre volte a settimana, ma spesso questo avviene solo dopo diverse sollecitazioni da parte nostra”.