IL MERCATO – Nato circa 50 anni fa, il Mercato San Silverio, sull’omonima strada nei pressi di via Gregorio VII, contava fino allo scorso anno 42 box di cui solo 26 attivi. Nel luglio del 2020 è stato interessato da un investimento di oltre 1,3 milioni di euro, destinati dal Campidoglio alla riqualificazione e messa in sicurezza dell’area. Così, dall’estate scorsa, i commercianti si sono spostati in largo Micara, poco distante. E lì resteranno finché la nuova Assemblea capitolina non riprenderà in mano la questione. L’area doveva essere pronta ad aprile scorso, ma diversi problemi inerenti a servizi mai mappati e rinvenuti con gli scavi hanno ritardato la consegna. Ora, a quanto si apprende da fonti del Campidoglio, la chiusura del cantiere è in dirittura d’arrivo. Tuttavia gli operatori non potranno spostarsi perché manca l’ultimo passaggio formale in Aula Giulio Cesare. “Spiace che sia saltata questa delibera perché a oggi, a largo Micara, gli operatori pagano una tariffa più alta – spiega l’assessore al Commercio di Roma, Andrea Coia – i costi nei mercati plateatici e coperti sono più bassi. Inoltre finché non viene istituito formalmente il mercato, i commercianti non posso costituire una Ags (Associazione di gestione dei servizi, ndr) e in questo modo ricevere i fondi per la manutenzione”. Per l’assessore capitolino del M5s “è l’ennesimo tradimento del Pd e delle destre. Sono stati buttati al vento mesi di lavoro che ci avrebbero consentito di consegnare ai cittadini una struttura moderna a due passi da via Gregorio VII e da piazza San Pietro”.
IL FUTURO – Il futuro del mercato, con le elezioni alle porte, ora è già tema di dibattito sul territorio. Per Daniela Patti, esperta di sviluppo urbano inclusivo che collabora con l’associazione Aurelio in Comune, “è stato fatto il grosso errore di non elaborare il progetto con un processo partecipativo. In una città in cui abbiamo stimato che un romano su due ha un mercato a meno di dieci minuti a piedi da casa, il futuro di questi spazi oltre che commerciale dev’essere aggregativo. Bisogna creare opportunità per i giovani, le donne e i migranti, pensare a zone interne al mercato con funzione di piazza per favorire la socialità soprattutto dopo un anno e mezzo di pandemia”. Per Valentina De Paola, delegata alle Politiche ambientali di FdI del Municipio XIII e residente della zona: “L’obiettivo dev’essere riportare nel mercato gli operatori storici. È un mercato che vanta un’importante tradizione sul territorio che non può essere cancellata. I lavori da oltre un anno vanno a rilento, non se ne vede la fine, e alla cittadinanza non è stato comunicato nulla sul futuro riassetto del mercato. Ci batteremo per una scelta condivisa con i cittadini e i commercianti”