LA VORAGINE
“A gennaio del 2018 in un post su Facebook la sindaca Virginia Raggi esultava per lo svolgimento di lavori di manutenzione straordinaria sulla preferenziale da Villa Carpegna a Porta Cavalleggeri – spiega il capogruppo di FdI del Municipio XIII, Marco Giovagnorio – a soli tre anni di distanza si è aperta una voragine. Ci hanno detto che è stata effettuata la manutenzione dei sottoservizi” ovvero verifiche sulle tubature e sugli impianti fognari “ma probabilmente non è così, oppure i lavori e le verifiche sono stati fatti male”. Tuttavia “quello che è scandaloso è che, a sessanta giorni di distanza, la situazione sia ancora la stessa e neanche abbiamo una prospettiva sui tempi per la riapertura”, conclude Giovagnorio.
LE RIPERCUSSIONI SULLA VIABILITA’
La voragine sta avendo ripercussioni sulla viabilità della zona. “Sulla strada l’amministrazione capitolina aveva già messo una ciclabile provvisoria che restringe la carreggiata destinata alle auto private. Ora da due mesi ci sono gli autobus del servizio di linea che, a un certo punto del percorso, devono uscire dalla preferenziale per immettersi sulla corsia ordinaria. Si creano, oltre che rallentamenti per gli utenti del trasporto pubblico, enormi problemi di sicurezza sia per i ciclisti che per gli automobilisti”, racconta Valentina De Paola, delegata municipale di FdI alle Politiche ambientali.
MELEO: “E’ NECESSARIO ANCORA DEL TEMPO”
La questione è già all’attenzione dell’assessorato capitolino alle Infrastrutture e Lavori pubblici che però, per poter intervenire, deve risalire alle ragioni del cedimento. “Il Dipartimento Simu – spiega l’assessora Linda Meleo – nei giorni scorsi ha effettuato rilievi e video ispezioni delle caditoie stradali senza rilevare anomalie di alcun tipo, che si aggiungono alle attività di controllo al di sotto della sede stradale di via Gregorio VII, nella parte delle corsie preferenziali per la ricerca di cavità eseguite anche nelle settimane scorse. Con Acea c’è stata un’attività di ricerca nei collettori fognari dell’area interessata, ma sono state escluse perdite o danni alle loro infrastrutture. È necessario ancora del tempo – sottolinea Meleo – vista la complessità della situazione e la profondità nella quale sono posizionate le infrastrutture delle società dei pubblici servizi, per capire le motivazioni del cedimento. Ricordo – conclude – che questo tratto riservato alle corsie preferenziali, dove c’è stato il cedimento, non è stato oggetto dei lavori di manutenzione stradale realizzati nei mesi scorsi per la sede stradale e la nuova ciclabile”.