Presidente, da neopromossa avete chiuso al secondo posto il campionato di Serie B e adesso siete attesi da questo appuntamento così importante. Se qualcuno glielo avesse pronosticato ad inizio stagione ci avrebbe creduto? “Abbiamo iniziato questa stagione con l’obiettivo di far bene senza porci limiti, né in un senso né in un altro. Il sogno che avevamo tutti era quello di raggiungere i Play Off in campionato ed arrivare alle Final Eight di Coppa Italia, incredibilmente abbiamo centrato entrambi gli obiettivi e siamo estremamente orgogliosi. Tutto questo è frutto di un grande sforzo organizzativo e di un lavoro capillare sul territorio: mi piace rimarcare che abbiamo una rosa al 100% italiana e con giocatori che al 90% sono anche di questa zona. Per noi tutto ciò è motivo di grande orgoglio. Siamo figli dell’Eur e per noi è un onore portare il nome del nostro quartiere in giro per l’Italia”.
Preso atto della defezione del Catanzaro, partirete direttamente dalla semifinale di Sabato 1 Maggio ed affronterete una tra Sporting Altamarca e Benevento. Può raccontarci l’effetto che fa vedere il nome dell’Eur Massimo accostato a società di tali blasoni? “Onestamente ci dispiace che il Catanzaro non possa disputare le Final Eight perché giocare un quarto di finale contro una squadra del genere sarebbe stato comunque un qualcosa di unico per noi. Siamo proiettati in semifinale dove il livello sarà già altissimo, basti pensare che incontreremo una tra Benevento, squadra attrezzatissima e di blasone ed Altamarca, che ha una storia fatta addirittura di diversi scudetti vinti. Sarà difficilissimo ma proveremo a fare il colpaccio e comunque vedere questa piccola squadra di quartiere accostata a nomi come Catazanzaro, Altamarca, Modena, Lecco o Treviso fa un effetto bellissimo”.
La corsa in campionato è stata decisamente dispendiosa. Come arrivate a questo appuntamento? “Arriviamo sicuramente con un po di stanchezza ma con il morale alle stelle, al netto di alcuni infortuni che ci portiamo dietro da diverso tempo e che ci tolgono qualcosa sotto l’aspetto tecnico. Arrivo a dire che se avessimo potuto avere a disposizione il nostro giocatore di punta Carlo Sordini (assente praticamente da inizio stagione n.d.r) avremmo potuto anche vincere il campionato. Comunque adesso non è il momento di guardare indietro ma di preparare questo appuntamento nel miglior modo possibile”.
Tra Play Off e Final Eight la serie A2 sembra davvero dietro l’angolo ma qualche prestazione sbagliata potrebbe vanificare un’intera stagione. Su quali aspetti dovrà puntare a suo avviso mister Minicucci arrivato a questo punto? “Innanzitutto devo dire che è stata ed è una stagione difficile, caratterizzata logicamente dall’incognita Covid che ne ha modificato molti equilibri. Per quanto ci riguarda da oggi in poi ci aspettano sette finali ed ogni partita sarà da dentro o fuori. Conto molto sull’esperienza di mister Paolo Minicucci e su quella dei nostri giocatori più esperti come Bacaro e Gioia. In realtà non mi sento di dare nessun consiglio perché loro sanno già tutto e devono solo metterlo in pratica”.
Per concludere, vuol mandare un messaggio ai suoi ragazzi prima dell’inizio di questo tour de force? “Ai miei ragazzi ripeto spesso che prima di tutto dobbiamo ritenerci fortunati per aver potuto vivere una anno del genere, a differenza magari di tante altre persone che hanno avuto molte più difficoltà e limitazioni. Noi abbiamo potuto praticare sport, girare l’Italia e anche divertirci, quindi come prima cosa dobbiamo essere rispettosi di tutto questo. Poi chiaramente chiederò loro di essere competitivi ma sempre corretti, perché è questa la qualità che ci ha sempre caratterizzato”.