Scoperta e raccontata dal Caffè di Roma nei giorni scorsi (LEGGI QUI), la vicenda ha dell’incredibile: è letteralmente scomparso nel giro di poche ore il ponte costruito sotto l’imperatore Marco Aurelio e che fino a poco tempo fa era ancora perfettamente in piedi e utilizzato sul Fosso dell’Acquacetosa. L’antico manufatto dall’area vincolata e di particolare pregio è così passato direttamente in discarica, come Il Caffè di Roma ha documentato.
«Abbiamo richiesto una seduta di commissione trasparenza urgentissima – fa sapere il Consigliere Figliomeni – per acquisire tutto il carteggio e scoprire nel dettaglio cosa abbia portato all’abbattimento dell’antichissimo ponte imperiale risalente al 177 dopo Cristo che si trovava in località Decimo-Castellaccio nel quartiere Eur-Torrino. Ponte del II secolo dopo Cristo su cui pendevano diversi vincoli di vari Enti oltre quello della Soprintendenza di Stato, a parte quello archeologico anche l’altissimo rischio idrogeologico, e che sembra si siano volatilizzati nel nulla dopo la richiesta del potentissimo gruppo bancario BNP Paribas».
La vicenda ha i contorni di un giallo e non solo la Procura della Repubblica ma anche lo stesso Figliomeni è deciso ad andare fino in fondo e aggiunge: «Con la commissione e l’audizione di tutti i soggetti pubblici interessati, che purtroppo temiamo siano stati gravemente silenti e ciechi, cercheremo di capire le motivazioni che hanno portato al rilascio delle autorizzazioni per il progetto edilizio e che fine abbiano fatto i pezzi del pregiatissimo ponte abbattuto. Non vorremmo che ci fossero stati favoritismi perché non comprendiamo questo iter amministrativo “particolare” quando invece al semplice cittadino per conficcare un chiodo a casa viene richiesto di esibire montagne di carte. E ovviamente siamo pronti a denunciare alla magistratura eventuali illegittimità”. Il progetto edilizio citato sarebbe una pista ciclabile, che finora non è mai arrivata.