Per festeggiare San Giuseppe e per la festa del papà, zeppole e bignè fritte e al forno, come tradizione partenopea ci tramanda, alla Pasticceria Savarese di Roma.
Perché si chiamano zeppole di San Giuseppe?
La leggenda narra che Giuseppe in fuga dell’Egitto con Maria e Gesù per poter continuare a mantenere la Sacra Famiglia dovette affiancare al mestiere di falegname quello di friggitore.
Secoli dopo, a Napoli, per la devozione del Santo e per festeggiare la ricorrenza del 19 marzo spunta la figura dello “zeppolaro di strada”.
Per i vicoli del centro storico era facile incontrarli con i loro banchetti dove vendevano zeppole appena fritte nell’olio bollente.
Le zeppole delle 3 sorelle Savarese
Nel pieno rispetto della tradizione partenopea, nella pasticceria delle tre Sorelle Savarese si possono degustare Zeppole sia fritte che al forno. Sono ripiene di crema e con una decorazione di confettura di amarene che per i romani è la marmellate di visciole.
Questo angolo di dolci della Capitale gode di ottime recensioni e del passaparola degli affezionati clienti che da decenni vengono qui nel quartiere Appio a deliziare il loro palato.
Ad accompagnare la vetrina giornaliera anche pastiere, babà, sfogliatelle, pasticciotti e dolci per tutti i gusti e ricette.
Qui è sempre festa dove l’accoglienza resta sempre il principale ingrediente da oltre 60 anni.
La Pasticceria Savarese Bottega Storica vi aspetta in Via Genzano 64 a Roma.
Per ogni informazione potete chiamarci allo 06.7810713.
Il martedì ci prendiamo un giorno di riposo.