Le domande a cui l’Inps non ha risposto
– La Regione Lazio ha comunicato di aver evaso tutte le richieste arrivate di Cassa Integrazione in Deroga e di averle inviate all’Inps per la liquidazione. Come mai, dunque, ancora non arrivano le mensilità? – A noi risulta che alla maggior parte delle aziende non è stata ancora comunicata da parte dell’Inps l’accettazione della domanda di CIGD e che quindi i datori di lavoro non hanno ancora potuto trasmettere all’Inps gli Iban dei dipendenti sui quali versare i corrispettivi. Come state procedendo? In ordine cronologico? In che tempi contate di esaurire il grosso delle richieste? – A noi risulta che non siano state liquidati ancora gli importi relativi al mese di marzo: perché e quando sarà possibile liquidarli? – Quali sono i tempi medi di attesa che un lavoratore deve aspettarsi per ricevere gli importi relativi alla Cassa Integrazione in deroga? – Quando la situazione sarà ‘sbloccata’ al lavoratore arriveranno tutti insieme anche gli arretrati? – Nonostante l’accordo con l’Abi di due mesi fa, i lavoratori stanno testimoniando che non riescono ad ottenere l’anticipo delle banche. Le famiglie rischiano davvero di restare senza soldi, questo fa aumentare la responsabilità di cui è gravato l’Inps: vista la situazione siete riusciti a potenziare la vostra struttura, aumentando la capacità operativa? O avete in previsione di potenziarla?
Cosa cambierà con il Decreto rilancio
Il Governo ha rifinanziato anche la cassa integrazione in deroga: sarà permessa per altre nove settimane per le aziende che hanno avuto problemi a causa del Covid-19. Nell’ultima conferenza stampa del Premier Conte sono state annunciate le novità per ridurre i tempi di attesa per i lavoratori. Le domande di Cassa integrazione in deroga per periodi successivi alle prime nove settimane non saranno più presentate alle Regioni, ma direttamente all’Inps. I datori di lavoro che richiedono il pagamento diretto da parte dell’Istituto fanno domanda entro 15 giorni dall’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Se l’Inps autorizza la domanda paga direttamente un’anticipazione sulla cassa integrazione pari al 40% delle ore autorizzate nell’intero periodo. Successivamente, il datore di lavoro trasmette i dati completi e l’Inps paga il rimanente, oppure recupera quanto corrisposto in più. Questa semplificazione, sia della deroga sia dell’anticipo, si avvierà decorsi 30 giorni dall’entrata in vigore del dl Rilancio.