ADDIO A MASSIMO CUTTITTA, IL RUGBY IN LUTTO
Azzurro n. 423, Massimo ‘Maus’ Cuttitta aveva debuttato con l’Italia a Napoli nel 1990 contro la Polonia, indossando poi la maglia della Nazionale in altre sessantattotto occasioni sino al 2000, anno del suo ritiro internazionale. In ventidue occasioni, Cuttitta aveva guidato come capitano la Nazionale.
IL SALUTO DELLA FIR
“Tutto il rugby italiano è intimamente toccato dalla scomparsa di Massimo, uno dei simboli della Nazionale che, grazie a una straordinaria generazione di giocatori, conquistò l’accesso al Torneo delle Sei Nazioni con una serie di indimenticabile prestazioni negli Anni ’90” ha dichiarato il Presidente della FIR, Marzio Innocenti.
UN LEGAME NATURALE PER IL RUGBY
“Non abbiamo avuto la possibilità di condividere la maglia azzurra, ma l’amore per i nostri colori aveva costituito tra noi un forte, naturale legame. Massimo Cuttitta non è stato solo un incredibile servitore del rugby italiano ed un eccellente interprete del ruolo di pilone sinistro, ma anche un apprezzato ambasciatore del nostro movimento all’estero, allenatore degli avanti per la Scozia e per altre Nazionali che ha contribuito a portare sul palcoscenico della Rugby World Cup”. “In questo tragico momento – ha concluso il Presidente federale – i miei pensieri, quelli del Consiglio e di tutto il rugby italiano vanno a Marcello ed a tutta la famiglia Cuttitta, già profondamente toccata pochi giorni fa dalla scomparsa della mamma di Massimo, Marcello e Michele”.