Il Consiglio di Istituto è l’organo collegiale di rappresentanza più importante dell’organizzazione scolastica ed è presieduto da un genitore.
L’iniziativa partita dall’Emilia-Romagna mira a costituire un coordinamento nazionale affinché la voce dei Presidenti dei CI, che è la voce di tutti i genitori della comunità scolastica, venga sentita. In questo periodo di emergenza dovuta al dilagare dell’epidemia da Covid 19 infatti i grandi esclusi da ogni tavolo programmatico sono stati proprio loro, i Presidenti. Nonostante l’importante ruolo ricoperto, non sono stati coinvolti nelle decisioni fondamentali riguardanti l’organizzazione scolastica.
Con 3 lettere indirizzate al Ministro dell’Istruzione Azzolina, al Presidente del Consiglio Conte e al Presidente della Repubblica Mattarella, i Presidenti chiedono di essere parte attiva della riorganizzazione scolastica.
“In questi ultimi mesi – si legge nel comunicato del Coordinamento Presidenti – abbiamo chiesto a gran voce di poter essere ammessi ai tavoli decisionali in quanto Presidenti di un organo collegiale che rappresenta genitori, insegnanti e ATA. Siamo genitori con una visione completa e competente della scuola, che sostengono e non ostacolano i Dirigenti Scolastici, che fanno rete con le istituzioni pubbliche, che sono informati sulle difficoltà dei docenti e conoscono le esigenze dei ragazzi e delle famiglie.”
Ciò che lamentano questi genitori, in prima linea nel mondo della scuola, è l’assenza di una politica chiara che consenta alla scuola di essere al centro delle priorità del Paese, e la mancanza della reale volontà di destinare alla Scuola tutte le risorse necessarie.
L’appello alle istituzioni è un accorato appello a riportare al centro dell’interesse della politica il mondo della scuola, auspicando una ripresa scolastica in grado di assicurare piena istruzione a tutti gli studenti e le studentesse come sancito dalla Costituzione italiana.