Lei è vicepresidente del Consiglio Regionale da ormai due anni. Ci dà un giudizio sulla sua esperienza istituzionale e cosa ha imparato, se ha imparato qualcosa, da questo incarico “super partes”?
“Essere vicepresidente di una istituzione importante come il Consiglio regionale del Lazio è un’esperienza davvero importante e che ti permette di crescere sia nei rapporti umani che istituzionali. Ricoprire questo ruolo mi ha dato la possibilità di conoscere organizzazioni nazionali ed europee di cui il consiglio è parte arricchendo molto il mio bagaglio culturale. Inoltre, da un punto di vista “interno” posso dire che sedere sullo scranno più alto dell’aula porta molte responsabilità, oltre al fatto che li non sei parte di un movimento o partito e questo lo devi sempre tenere a mente. Sicuramente una crescita e ne sono felice”.
Presidente, partiamo dalle cose scottanti: quanto influiranno i risultati delle comunali dell’anno prossimo sugli equilibri politici in regione? M5s e Pd a Roma chiuderanno un accordo?
“Le elezioni del prossimo anno non influiranno in Regione come non ha influito l’accordo fatto al Governo tra M5S e PD, due formazioni politiche che si stanno parlando e raggiungono anche candidati comuni, come in Umbria e ora in Liguria. Ma questo non porterà ad un accordo obbligato a Roma Capitale. C’è ancora tempo e vedremo gli sviluppi e i prossimi accadimenti politici. In questo periodo in politica le settimane sono mesi e i mesi anni… tutto cambia e si sviluppa ad una velocità incredibile”.
Della sanità del Lazio che ci dice? Soddisfatto del lavoro della Giunta Zingaretti?
“Sono ormai sette anni che ribadiamo e denunciamo le problematiche della sanità del Lazio, che vanno dalle lista d’attesa alla gestione della sanità ospedaliera e territoriale, dal ruolo dei vari attori come i Medici di medicina al rapporto tra sanità pubblica e privata. Spero solo che l’emergenza Covid abbia aperto gli occhi all’amministrazione regionale e che ora si possano mettere in campo progettualità diverse e che vadono nel senso di dare risposte e servizi veloci, efficienti ed efficaci ai cittadini”.
Cosa pensa di quanto stanno facendo i due partiti di maggioranza del governo nazionale a Roma e nel Lazio: Raggi e Zingaretti?
“La mia opinione è quella che PD e M5S hanno saputo trovare una sintesi nell’affrontare diverse sfide; non ultima quella relativa al vertice europeo e al Recovery Fund. Non vedo lo stesso spirito tra i due”.
Nonostante il lockdown e l’emergenza Covid, la Regione ha continuato a lavorare a ritmi più o meno serrati. Immagino, anche lei: tra le proposte legislative in preparazione, è di sua firma quella sull’amianto. Ce ne parla?
“Con il mio staff abbiamo mantenuto gli stessi ritmi di prima del Lockdown, prestando attenzione sia ai provvedimenti di urgenza che venivano presi per fronteggiare l’emergenza, sia producendo atti e sviluppando proposte per andare oltre l’emergenza o occuparci dei problemi ‘storici’ del Lazio, con un occhio al futuro. Abbiamo infatti approfondito vari argomenti green come nel per esempio le tecnologie legate all’idrogeno verde, per il cui sviluppo, anche industriale, ho proposto una cabina di regia che aiuti centri di ricerca, enti pubblici e aziende a far diventare il Lazio capofila in innovazione e produzione. Bisogna però pensare anche a breve periodo, per questo ho proposto alla Giunta una ricognizione degli immobili di proprietà regionale da mettere a disposizione degli istituti scolastici pubblici per contribuire all’avvio in tempo del prossimo anno scolastico. E arriviamo alla legge sull’amianto: è ora che la Regione affronti questo argomento in maniera sistematica e non lasciando i cittadini soli davanti a questo problema, sia ambientale che di salute. La proposta chiede di istituire sia un registro regionale degli edifici e manufatti contenenti amianto che un piano regionale triennale per il progressivo smaltimento di questo materiale anche attraverso sostegni economici ai cittadini”.
In tempi non sospetti, poi, ha depositato anche una proposta di legge sugli usi civici, ora in attesa di discussione alla Pisana. Ce ne parla nello specifico?
“Gli Usi Civici sono dei terreni che, in alcune località come Civitavecchia, sono al centro di dispute decennali. La regione ha delle prerogative e delle competenze di legge che deve assolutamente riprendere in mano per limitare lo strapotere di certi direttivi di alcune Universitá Agrarie che sembrano pensare più ai propri interessi che a quelli, per l’appunto, ‘universali’. Molti cittadini a causa di tanta indeterminazione hanno dovuto letteralmente fermare le loro vite visto che non possono nemmeno vendere le abitazioni che hanno acquistato con sacrifici. Spero che si arrivi presto ad una risoluzione del problema con l’approvazione di questa legge”.
Lei è membro della commissione Lavori Pubblici, Infrastrutture e Mobilità. Cosa ne pensa del passaggio della gestione delle ex ferrovie concesse da Atac a Cotral?
“È agli atti che fin dalla scorsa legislatura ho auspicato una soluzione per queste tratte, soprattutto con le limitazioni imposte per le carenze nella sicurezza, Cotral può gestire, ma la Regione deve intervenire urgentemente con RFI, situazioni come quella della Roma Civitacastellana Viterbo non sono più tollerabili e non si può sempre rimandare. Innanzitutto, vorrei ricordare come una delle tre ferrovie ex concesse stia per tornare nella piena disponibilità di Roma Capitale e parlo della Roma-Giardinetti. Il comune di Roma tra l’altro ha presentato anche un progetto di estensione e di ammodernamento di questa linea. Le altre, come diceva, passeranno a Cotral visto la scadenza del contratto di servizio di Atac e penso che alla luce delle normative nazionali ed europee sia la cosa corretta da fare se non vogliamo vedere l’aggiudicazione della gestione a soggetti privati nella gestione di queste linee, che causerebbe anche la diversificazione della bigliettazione e quindi un notevole disagio per i cittadini. Ma Cotral come Atac non ce la farà a dare un servizio degno di questo nome se non interverrà con investimenti, cosa che non ha fatto per 5 anni con soldi stanziati a bilancio e mai usati. Speriamo che ora li usi”.