Le frodi creditizie mediante furto di identità – con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene – continuano ad avere un impatto non trascurabile sul credito alle famiglie. L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit evidenzia che nel 2019 in Italia i casi rilevati siano stati oltre 32.300 per un danno stimato che complessivamente supera i 150 milioni di Euro. Ma la costante crescita di questo fenomeno criminale non sembra arrestarsi tanto che le elaborazioni relative alla prima parte del 2020 mostrano una ulteriore incremento nei primi 2 mesi dell’anno prima che il lockdown disposto dal Governo attenuasse la dinamica nel successivo bimestre, con la drastica riduzione degli spostamenti delle persone e la temporanea chiusura della quasi totalità degli esercizi commerciali.
LA SITUAZIONE NEL LAZIO
Per quanto riguarda nello specifico il Lazio, sono stati 3.489 i casi di frode rilevati, dato che posiziona la regione al 4° posto della graduatoria nazionale, guidata nell’ordine da Campania, Lombardia e Sicilia. A livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato a Roma, con 2.311 casi (che la collocano al 2° posto nel ranking nazionale alle spalle di Napoli), seguita da Latina, con 447 (14^ posizione) e da Frosinone, con 421.