La commissione regionale, di cui è presidente, si occupa di Turismo, tra i settori maggiormente in ginocchio. Anche e soprattutto nella Capitale d’Italia. Cosa propone per stare vicini alle migliaia di piccoli e medi imprenditori?
“Non bisogna più perdere tempo! I piccoli e grandi imprenditori che operano nel settore sono stanchi di sentire solamente chiacchiere, vogliono risposte immediate giustamente. La Regione Lazio deve convocare un tavolo straordinario sull’emergenza coronavirus che discuta dell’abbassamento della tassazione e di un contributo a fondo perduto per attività ricettive e di promozione del brand Lazio, dal momento che le vacanze si faranno essenzialmente in Italia”.
Poi c’è il settore spettacolo, peraltro formato da un mondo di artisti e attori tra i più colpiti professionalmente ed economicamente dall’emergenza Covid. È preoccupato per i loro destini? Cosa si può fare, secondo lei?
“Per questi professionisti, in particolare artisti ed attori, a cui fa riferimento nella domanda, bisogna varare un programma nazionale straordinario di interventi destinati specificatamente al settore con risorse finanziarie e garanzie bancarie per gli imprenditori dello spettacolo, un settore strategico, che merita rispetto ed attenzione”.
Sport, palestre e associazioni abbandonate. Presidente, così le ha definite. Cosa è necessario fare per rilanciarle?
“Sì. Nessuno ne parla, e questo è molto grave a mio giudizio, perché lo sport rappresenta da sempre un importante volano di sviluppo per il territorio regionale del Lazio. Ci sono associazioni sportive e palestre letteralmente in ginocchio, colpevoli di aver investito in un settore totalmente ignorato dal governo nazionale e dalla giunta regionale, guidata dal presidente Zingaretti. Pertanto è necessario prevedere un bonus regionale da destinare alle a.s.d (associazioni sportive dilettantistiche, ndr) e un contributo agli affitti delle strutture sportive”.
Lei sollecita il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, per stanziare 20 milioni (dei 150 previsti dal governo nazionale per la regione Lazio, ndr) per finanziare la social card di 600 euro, da lei proposta in favore delle famiglie messe in difficoltà dall’emergenza Coronavirus. Il governatore del Lazio che ne pensa?
“Inizio a pensare seriamente che il presidente Zingaretti viva in un mondo parallelo. Non sono un’emergenza le famiglie che non riescono a mangiare? Le imprese che devono ripartire? Evidentemente secondo lui no, perché ad oggi ancora non ha recepito la mia proposta: una “social card” del valore di almeno 600 euro, da spendere per generi alimentari e farmaci per le seguenti categorie: nuclei familiari con figli a carico il cui reddito complessivo netto annuo sia pari o inferiore a 20 mila euro. Nuclei familiari con figli a carico il cui reddito complessivo netto annuo sia superiore a 20 mila euro a condizione che i lavoratori del nucleo familiare siano, o lavoratori autonomi appartenenti alle categorie obbligate a sospendere la propria attività in funzione del decreto Covid -19, o che siano lavoratori dipendenti di aziende obbligate alla chiusura sempre dal succitato decreto. Una proposta di buonsenso per tutti coloro che non hanno mai avuto bisogno di sussidi statali ma che ora sono davvero in difficoltà, un aiuto concreto per affrontare questo periodo temporaneo”.
Da qualche tempo è entrato nella Lega di Matteo Salvini, cosa proponete al Comune di Roma e al governo nazionale per rilanciare l’economia italiana e meglio gestire l’emergenza in atto?
“Burocrazia Zero e contributi a fondo perduto per le aziende. Una ricetta semplice e facile da applicare. Lo abbiamo visto con il Ponte di Genova, quando l’Italia si libera dalla pesantezza delle norme burocratiche è capace di sognare in grande. Personalmente ho lanciato la proposta di “Restart Lazio” che prevede proprio 10mila euro di contributi a fondo perduto per le imprese della nostra Regione a burocrazia zero. Per quanto concerne Roma: no comment. Bastano le lamentele dei romani per dare l’idea della pessima gestione della cosa pubblica. Anche Roma deve sognare in grande, puntare su turismo, ma soprattutto sulla sicurezza, tema che sta molto a cuore alla Lega”.
Una ultima domanda. Nicola Zingaretti e Virginia Raggi, come valuta la gestione politica della emergenza da parte del Comune di Roma e della Regione Lazio?
“Totalmente insufficiente; anche in questo caso non hanno condiviso una sola iniziativa come per la questione rifiuti… Non riescono proprio a dialogare e sono distanti anni luce, quando in un momento di estrema delicatezza come quello che stiamo ancora vivendo, serviva e serve unità”.
Via allo stanziamento di 20 milioni
“Nel corso di una seduta straordinaria della Commissione Turismo del Lazio del 4 maggio – ha annunciato Pasquale Ciacciarelli, presidente della Commissione Turismo regionale – l’assessore Pugliese ha annunciato lo stanziamento di 20 milioni a fondo perduto per le imprese ricettive de Lazio, bar, ristoranti, albergatori. Una risposta seppur ancora molto limitata, che servirà a combattere l’emergenza covid-19. In apertura avevo auspicato un lavoro sinergico tra maggioranza ed opposizione per fornire risposte adeguate agli operatori del settore e consentire al turismo del Lazio di ripartire. Sono soddisfatto perché in parte è stata accolta la mia proposta di “Restart Lazio” che prevedeva 10mila euro a fondo perduto per azienda al fine di ripartire”