«Giungono molte segnalazioni circa la possibilità di eseguire in regime privato esami di laboratorio per la ricerca di IgG ed IgM relativi al Covid19». Lo scrive in una nota L’Ordine dei Medici di Roma. «Ricordiamo – spiega il comunicato ripreso dall’agenzia Dire – come questa patologia sia stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una pandemia mondiale che sta causando nel nostro Paese e negli altri Paesi del Mondo decine di migliaia di morti e tra questi molti operatori sanitari. Questo per l’estrema diffusività e contagiosità dell’agente virale, soprattutto tra le persone più anziane, nelle comunità e negli operatori sanitari;. Pertanto appare quasi ovvio ricordare come sia necessario oltre ad adottare la massima attenzione e la massima prudenza sia nel rispettare le norme di distanziamento e l’igiene delle mani. Non di meno va assolutamente garantito, qualora vi sia il minimo sospetto di patologia Covid19 in atto, anche attraverso l’esecuzione di tali esami in regime privato, come il caso
debba essere obbligatoriamente denunciato al Servizio igiene e sanità pubblica di competenza ed al medico curante che provvederanno ad adempiere alle procedure previste dall’attuale normativa. Questo perché va assolutamente mantenuto il link epidemiologico dei casi sospetti o confermati, al fine di garantire la tracciabilità dei focolai di infezione, la quarantena e l’isolamento dei contatti».
«Capiamo perfettamente – continua l’Ordine dei medici di Roma – come per molti sia difficile ed in qualche caso impossibile avere la possibilità di veder garantito un accertamento in tempi rapidi e, quindi, si cerchi di ricorrere a sistemi alternativi, molti di questi non ancora validati scientificamente, ma la breve storia di questa pandemia ci ha insegnato come sia necessario il massimo rigore nell’adottare provvedimenti di salvaguardia della popolazione tutta, onde evitare che comportamenti individuali, sia pur comprensibili, ma non accettabili, possano far perdurare, anche in maniera accidentale e non certamente voluta, l’attuale stato di lockdown del nostro Paese».
«Richiamiamo tutti ad un alto senso di responsabilità per evitare che lo sforzo compiuto sino ad oggi ed il sacrificio di migliaia di operatori sanitari non sia stato vano», concludono il presidente e il vice presidente dell’Omceo Roma Antonio Magi e Pier Luigi Bartoletti.