Ex Mira Lanza e Parco Papareschi
Risale a poco meno di un anno fa (marzo 2019) l’ultimo grande sgombero effettuato all’interno del vecchio saponificio Mira Lanza. Lo scorso anno la struttura in abbandono è rientrata all’interno del progetto Reinventing Cities nel quale potrebbe trovare una riqualificazione. Anche se di questa iniziativa al momento non si hanno notizie, è il futuro Parco Papareschi a preoccupare maggiormente i residenti. L’area verde a due passi dall’ex saponificio dovrebbe diventare il parco che tanto manca a questo quadrante. Per progettarlo si è ricorso ad un processo partecipativo, mentre la realizzazione è un’opera a scomputo per i nuovi appartamenti di via del Porto Fluviale. Quello che blocca l’iter, oltre a Roma Capitale che tarda ad acquisire le aree, sono le condizioni del suolo. Questo risulta inquinato e avrebbe bisogno di una costosa bonifica, intervento che non ricadrebbe su chi realizza il parco ma sul Comune che al momento risulta non pervenuto.
Il Pup di Piazza della Radio
Lo scorso luglio si sono aperti i cantieri per le indagini archeologiche utili alla realizzazione del PUP su piazza della Radio. Al momento, il cantiere occupa ancora una parte del piazzale, rendendo inutilizzabili diverse decine di posti auto. Purtroppo in questi mesi i cittadini e i commercianti della zona hanno lamentato una scarsa comunicazione con il Campidoglio, rimasto in silenzio dopo un singolo incontro del CdQ Marconi con l’allora Assessora alla Mobilità Linda Meleo al ritorno dalle ferie estive. Qualche notizia è arrivata dall’Attuale assessore Calabrese, il quale afferma che questi sondaggi “da contratto devono concludersi entro la fine di gennaio. Se escluderanno pre-esistenze si potrà partire con i lavori per la realizzazione del parcheggio”. Si tratta di 179 box auto privati e di 277 posti a rotazione, in una struttura interrata di tre piani da realizzare in 30 mesi. Ancora incerto il futuro della piazza soprastante (stralciata dal progetto), che dovrebbe comunque essere dedicata ai pedoni, sulla quale probabilmente il Campidoglio prevedrà un nuovo bando.
Leonardo Mancini