All’art. 46 “Limitazioni all’uso del cavallo” sono stati aggiunti due ulteriori commi, il 4 è il 5, che integrano quanto già previsto dal comma 3.
Cosa prevede l’art. 46 “Limitazioni all’uso del cavallo”
- Nel comma 3 si fa divieto dal 1 giugno al 15 settembre di far lavorare i cavalli dalle ore 13 alle ore 17.
- Il nuovo comma 4 introduce l’ulteriore divieto di impiego dei cavalli nelle giornate e nelle ore più calde, in particolare nella fascia oraria dalle 11 alle 18 nelle giornate caratterizzate dai livelli di rischio 2 e 3.
- Il comma 5 stabilisce che nelle giornate di divieto, ai cavalli impiegati nella trazione pubblica debba essere comunque garantita idonea movimentazione, al fine di tutelarne il benessere fisiologico, secondo le indicazioni impartite dai membri della Commissione medica veterinaria.
Queste misure erano già state adottate in passato con precedenti ordinanze sindacali. A seguito dell’Ordinanza 107/22, i veicoli a trazione animale sono rimasti fermi nel 2022 in orario 11/ 18 per 32 giorni. L’Ordinanza era stata impugnata dai vetturini ma il TAR del Lazio prima e il Consiglio di Stato poi avevano respinto il ricorso.
La modifica del Regolamento Comunale rende ora permanenti le prescrizioni, superando la necessità di reiterazione periodica dei provvedimenti d’urgenza, fissando regole certe.
Le reazioni della LAV
Nonostante questa modifica al regolamento comunale relativo all’uso dei cavalli nel traino delle botticelle, le associazioni animaliste continuano ad essere molto critiche nei confronti del servizio a trazione ippica.
La LAV di Roma in un comunicato stampa dichiara come tale servizio sia “un’usanza barbara inaccettabile”, definendolo “una moderna forma di sfruttamento e schiavitù urbana” e auspica una legge di regolamentazione valida su tutto il territorio nazionale.
“La regolamentazione del servizio, come il divieto di circolazione in alcuni orari e la soglia massima di temperatura, non sono disposizioni sufficienti ad eliminare la sofferenza e i rischi a cui i cavalli delle carrozze sono sottoposti sia per le temperature elevate sia per la modalità di lavoro che svolgono nel traffico cittadino” ha dichiarato Anna Cavalli della sede LAV di Roma.
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