EMERGENZA SERPENTI A ROMA: LA DENUNCIA DI EARTH
Nelle ultime settimane è emergenza serpenti a Roma. Crescono infatti gli avvistamenti da parte dei cittadini, con le conseguenti segnalazioni alle autorità preposte. Dopo il caso del pitone tra le strade di San Basilio, i rettili tornano a far parlare di sé a Roma, e si uniscono al ricco patrimonio faunistico che popola le vie della Capitale.
A denunciare le crescenti richieste d’aiuto pervenute nelle ultime settimane dagli abitanti della città, è l’organizzazione no-profit Earth, associazione ambientalista che tutela i diritti degli animali. “Oramai sono quotidianamente decine le chiamate che arrivano all’associazione EARTH ODV – si legge in un post Facebook sulla pagina ufficiale dell’organizzazione – per serpenti che si rifugiano dal caldo cocente in scuole, fabbriche, uffici ed abitazioni a Roma”.
COPPOLA: “A ROMA NON C’È UN SERVIZIO DI RECUPERO ANIMALI SELVATICI”
Stando a quanto denunciato da Earth – nella sopracitata nota social – nella Capitale mancherebbe un servizio dedicato al recupero della fauna selvatica. “Noi in realtà ci occupiamo di tutela dai maltrattamenti – dichiara Valentina Coppola, Presidente di Earth – ma a Roma non c’è un servizio di recupero animali selvatici, nemmeno se feriti o in stato di necessità, quindi cerchiamo di renderci utili”.
L’ULTIMO CASO IN UN DEPOSITO ATAC
L’ultima segnalazione risalirebbe a una settimana fa, quando è stato rinvenuto un serpente – poi identificato come non velenoso – in un deposito Atac di Via Tuscolana. “In questo caso si trattava di un innocuo biacco – fa sapere Earth nel sopracitato post Facebook – Coluber viridiflavus che è stato catturato e subito liberato nella parte “campagna” del vicino parco degli Acquedotti”.
COSA FARE IN CASO DI AVVISTAMENTO
Il 112, i carabinieri, e la polizia locale, in risposta alle segnalazioni, forniscono il numero di Earth. “In genere l’associazione – spiegano ancora da Earth – che al suo interno ha biologi ed esperti erpetologi, si fa mandare una foto del rettile e se lo identifica come innocuo spiega al cittadino come comportarsi mentre se si tratta di vipera allerta i propri volontari di protezione civile tramite la sala radio regionale”.
“I biacchi sono serpenti arboricoli – spiega, invece, ai microfoni di Teleambiente, l’etologo Andrea Lunerti – che si arrampicano con una certa agilità e abilità. Se li vediamo in queste condizioni non dobbiamo essere allarmati, dobbiamo comprendere che non si tratta di serpenti velenosi. L’unico serpente avvelenatore in Italia è la vipera, che non è un serpente arboricolo, quindi non ha grosse capacità di arrampicarsi. Se vediamo un serpente e siamo al terzo piano, su una terrazza, o lo vediamo su una macchina, su un posto alto, su un muro alto almeno 1/2 metri, già siamo abbastanza sicuri che non si tratti di una vipera. Facciamo comunque attenzione”.