La decisione arriva a quasi otto anni dai primi arresti che diedero il via all’operazione battezzata ‘Mafia Capitale‘ e a tre anni dalla caduta dell’accusa di associazione mafiosa per tutti gli imputati, sancita proprio dalla Suprema Corte nella sera del 22 ottobre 2019.
SI RIAPRONO LE PORTE DEL CARCERE
Si consuma così l’atto finale del processo che, di fatto, conferma e rende definitive le condanne del processo di appello bis. Per Buzzi, ora, si apriranno di nuovo le porte del carcere. Anche per Carminati c’è questo rischio. Bisognerà attendere di leggere l’ordine di esecuzione.
AVVOCATO BUZZI: “SENTENZA INGIUSTA E PENA ECCESSIVA”
“La riteniamo una sentenza ingiusta con un trattamento sanzionatorio eccessivo. Probabilmente la gravosità della pena determinata dalla Corte d’Appello nel giudizio rescissorio, e confermato oggi dalla Cassazione, appare quasi avere una funzione diretta a riequilibrare la precedente sentenza con la quale è stata annullata l’accusa di mafia, imputazione errata rispetto alla quale Buzzi non ha avuto nessuna colpa”. Così uno degli avvocati di Salvatore Buzzi, Piergerardo Santoro, ha commentato la sentenza di Cassazione che ha confermato questa sera la pena nei confronti del suo assistito.
“È una sentenza – ha aggiunto il legale – che mal si concilia con l’attuale orientamento della riforma Cartabia diretto al recupero della persona al di là del sistema carcerario”.