Un vero e proprio pellegrinaggio laico che conferma il legame profondo dei cittadini romani verso quegli uomini straordinari che, compiendo fino in fondo il proprio dovere, hanno perso la vita per difendere la democrazia e la nostra libertà.
“Siamo onorati – dice in una nota Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio- di essere riusciti, grazie alla collaborazione con la Polizia di Stato, il Comune di Roma e alla moglie del caposcorta di Falcone, Tina Montinaro, ad organizzare l’esposizione della Quarto Savona Quindici a Roma rappresentando cosi la forza di una memoria condivisa che si trasforma in impegno contro tutte le mafie.
Abbiamo scelto la Festa della Repubblica come ultimo giorno di permanenza a Roma perché quell’auto rappresenta una reliquia civile che incorpora il sacrificio di chi ha difeso la democrazia e la nostra libertà. L’onda di sdegno e di commozione generale, suscitata dai gravissimi attentati a Falcone e a Borsellino, il grido di dolore e di protesta che si è levato dagli italiani liberi e onesti è diventato movimento, passione, azione contro le mafie e a difesa della Repubblica e delle sue Istituzioni.
Questa è l’idea fondante della Repubblica, di una Costituzione viva, che si invera ogni giorno nei comportamenti, nelle scelte, nell’assunzione di responsabilità dei suoi cittadini, a tutti i livelli e in qualunque ruolo.
Le vittime innocenti di mafie oggi, costituiscono punti di riferimento ma soprattutto, esempi perché la Repubblica è, anzitutto, la storia degli italiani e della loro lotta per la libertà. Il ricordo dei martiri della mafia, rappresenta la base sulla quale costruiamo, giorno dopo giorno, una società più giusta e solidale.”