IL LAVORO CONGIUNTO DELLE COMMISSIONI POLITICHE SOCIALI E SCUOLA – “Per capire i numeri della dispersione scolastica, su richiesta del consigliere Manuele Licopodio, è stata fatta una prima seduta congiunta tra la Commissione politiche sociali e la Commissione scuola. Erano stati invitati anche gli uffici tecnici che evidenziarono dei numeri significativi nel nostro Municipio, soprattutto in seguito alla pandemia”. A parlare è la Presidente della commissione politiche sociali Barbara Del Bello, che aggiunge: “per quanto il fenomeno fosse esistente già da prima, con il Covid la situazione era progressivamente peggiorata. Il ragionamento era: aumentando i numeri di abbandono scolastico, aumentano anche i minori in presa in carico dei servizi sociali, per questo bisogna intervenire alla base del problema. Ci è sembrato opportuno fare una successiva commissione per capire quale fosse il mezzo che noi come municipio possiamo adottare per far fronte a questa problematica”.
L’OSSERVATORIO – Le commissioni hanno deciso di mettere in rete il Municipio, le scuole, il dipartimento e gli enti del terzo settore che si occupano di fare progettazione e programmazione all’interno delle scuole. Il prossimo venerdì ci sarà una nuova commissione congiunta per creare l’atto che impegnerà il Municipio a creare un tavolo permanente e per avviare il lavoro degli attori coinvolti. L’obiettivo, oltre ad avere un report mensile della situazione dell’abbandono scolastico, è anche quello di avviare una serie di iniziative per limitare il fenomeno. Dai primi dati emerge che nel quadrante sud-est di Roma l’evasione scolastica si attesta intorno a 96 unità nel biennio 2019/2020, di 139 unità nel biennio successivo e di 54 unità nell’anno scolastico in corso. “La prima commissione era stata specifica sulla dispersione del campo rom di via di Salone – conclude Del Bello – ci venivano riportati i dati rispetto all’affluenza scolastica relativi ai bambini di questo campo. Erano numeri già molto preoccupanti, poi ci siamo resi conto che non era un fenomeno circoscritto, ma diffuso in tutto il Municipio. Cercavamo un anello che riuscisse a collegare i vari attori coinvolti e rendere tutti partecipi per creare delle soluzioni fattive. Nella prossima riunione chiederemo che questo tavolo permanente, l’osservatorio, venga inserito nel Piano sociale di zona”. Valeria Comerci