SECONDO LA PRESIDENTE DEL CONSORZIO, DORIANA MASTROPIETRO, DECISIVO L’OSTRUZIONISMO DELLA POLITICA – Semplicemente inammissibile il fenomeno, considerando anche che il territorio ha un enorme bisogno di centri di aggregazione; il polifunzionale di via Lascari doveva infatti ospitare corsi di primo soccorso in convenzione con Croce Rossa e Protezione Civile, un polo culturale e un centro sociale per anziani. Poi la burocrazia farraginosa, nuove norme, difficoltà su questioni elementari come quelle rispetto ai collaudi, o alla manutenzione che doveva evitare l’incuria e il conseguente danno da obsolescenza, hanno fiancheggiato le note polemiche in seno al campo politico che hanno contraddistinto l’era Raggi in ordine alle Acru. Per Doriana Mastropietro, combattiva presidente del consorzio che ha realizzato il polifunzionale, alla fine il problema è stato tutto politico: “Non è un mistero che la giunta Raggi sosteneva che le Acru fossero eterodirette al fine di far ottenere a qualcuno presunti vantaggi personali, ma noi in trent’anni abbiamo sempre operato in maniera trasparente”, ci dice la presidente che in questi anni non ha mai mancato di denunciare la situazione, specificando che: “Ci è stato fatto ostruzionismo puro, non consentendoci più di raccogliere fondi e impedendoci anche di pagare le utenze. Gli ultimi cinque anni sono stati inutili, tutto bloccato”.
LA DELIBERA 231: COLPO DI CODA DELLA GIUNTA RAGGI? – Non è tutto. Pare anche che, al fine di rendere ancora più ostico l’iter del polifunzionale per la squadra di Gualtieri, gli ultimi giorni della giunta Raggi siano stati caratterizzati da un pesante colpo di coda: “Gli ultimi giorni del loro mandato, i pentastellati si sono inventati la delibera 231 che ha di fatto istituito due tavoli di lavoro; uno tecnico e uno amministrativo, con cui l’attuale giunta deve concertare per aprire tutte le opere ancora non consegnate alla cittadinanza. Ma questo strumento, per come è strutturato, prevede che si attivino interi pool di professionisti anche per questioni ordinarie e banali come il pagamento delle utenze”. L’obiettivo della 231 sembrerebbe quindi chiaro: allungare i tempi fino allo sfinimento impedendo la consegna delle opere alla cittadinanza fin quando possibile. Insomma, un presunto metodo burocratico per azzerare la volontà politica della nuova giunta.
FRANCO: “ATTENDIAMO NUOVA DELIBERA DA GIUNTA GUALTIERI CHE SUPERI LA 231” – Obiettivo, quindi, superare la delibera 231. Abbiamo contattato il presidente del VI Municipio, Nicola Franco, che va dritto al punto: “Il problema tutto nel Dipartimento Patrimonio e da quello che mi è stato riferito a breve verrà fatta una delibera della giunta comunale che supererà la 231, così da sbloccare tutto”. Secondo il minisindaco il nodo principale è stato la mutata posizione dei consorzi: “Con la nuova normativa degli appalti pubblici le Acru non possono più fare autonomamente le gare per i lavori, che devono essere realizzate dalla parte pubblica. Inoltre è stata contestata ai consorzi la realizzazione delle opere secondarie rispetto, questa volta, alla vecchia normativa”. Già, un groviglio inestricabile: come se ne esce? Con delle nuove regole, chiare e di buon senso, che tutti aspettano da Gualtieri.