
Nessuna risposta dall’amministrazione comunale sul percorso assunzionale del Campidoglio in favore degli assistenti educativi dei disabili nelle scuole comunali. E nella bozza del nuovo piano per il reclutamento del personale, secondo il comitato Aec, sarebbero spariti i 300 posti previsti dal piano 2021-2023 per i lavoratori che forniscono sostegno ai disabili. L’incontro tra i sindacati Cub e Usb e l’assessora alla Scuola alla Formazione e Lavoro Pratelli che si è tenuto il 18 febbraio non ha portato progressi. Lo ha riferito il Comitato romano Aec. L’assessora avrebbe affermato che la competenza, sarebbe in capo all’assessorato al personale, retto dal sindaco Gualtieri e non all’assessorato alla scuola. In linea di principio l’amministrazione sarebbe favorevole all’assunzione degli Aec. Ma deve gestire l’urgenza, che per ora è quella di garantire il servizio per il prossimo anno e sta lavorando esclusivamente a quello. L’assessora in campagna elettorale si era schierata a favore delle reinternalizzazioni delle funzioni fondamentali. Pratelli, in un’intervista rilasciata a Roma Today a fine settembre, interpellata sul tema dell’occupazione nella capitale aveva dichiarato che:”Roma è l’ente datore di lavoro che più crea precarietà e povertà. Penso agli operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione, un servizio che il Comune ha esternalizzato facendo sì che figure professionali preziosissime nell’assistenza a studenti disabili e nello spettro autistico piombassero nell’insicurezza, spostati da un istituto all’altro a seconda degli appalti, minando fortemente la continuità nei rapporti con gli assistiti. Dobbiamo promuovere la re-internalizzazione dei servizi fondamentali”.

UN ANNO DI ATTESA
Un anno fa la giunta capitolina guidata da Virginia Raggi aveva avviato il processo di reinternalizzazione degli Aec. Il regolamento comunale del servizio era stato modificato, ed era stato approvato il piano assunzionale che prevedeva un bando per il reclutamento di 300 addetti. Una piccola quantità delle persone che lavoravano nel ruolo, circa 3000, e versano in condizioni di precarietà lavorativa e instabilità reddituale. Ma pur sempre un primo passo per la presa in carico dei lavoratori da parte del Comune. Il processo era arrivato dopo una lotta, durata circa due anni, degli assistenti degli alunni disabili, che erano scesi in piazza nel 2019 per rivendicare migliori condizioni di lavoro E nel 2020 avevano presentato una delibera di iniziativa popolare per la loro internalizzazione, firmata da circa 12.000 persone.
MISTERO SUL BANDO DI CONCORSO
Lo stallo dell’amministrazione capitolina sulla questione ha portato il comitato romano Aec a compiere una forte critica nei confronti del Campidoglio in un comunicato uscito poco prima dell’incontro con l’assessora: “Vogliamo chiarezza: per avviare il processo di reinternalizzazione del servizio pubblico e porre fine a oltre 20 anni di precariato, sfruttamento, disservizi, sperpero di denaro pubblico e arricchimento di pochi a spese di tutti mancano solo alcuni semplicissimi atti. E non è accettabile che la nuova amministrazione di Roma Capitale non li adotti rapidamente”.
Il Caffè di Roma ha provato a contattare l’assessorato per porgere qualche domanda all’assessora, ma non ha ricevuto risposte. Per la fine di marzo intanto, è in programma un nuovo sciopero degli Aec, che cercano risposte chiare.