LA NUOVA ORDINANZA – Così, a termine di due lunghe settimane di incontri, l’ultimo dei quali ha coinvolto anche la prefettura, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, su input dell’assessora capitolina al Commercio, Monica Lucarelli, ha avviato una sperimentazione nei Municipi I e II della Capitale, emanando un’ordinanza che fino al 6 marzo prossimo chiude i minimarket alle 22. Il provvedimento riguarda in particolare quartieri come Trastevere, Campo de’ Fiori e piazza Navona, San Lorenzo, piazza Fiume e piazza Bologna, per citarne alcuni. Allo stesso tempo il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha assicurato maggiori controlli interforze. E nella serata di venerdì 5 febbraio, primo giorno in cui era attiva l’ordinanza, solo la polizia locale ha controllato 250 attività e ne ha chiuse per irregolarità 11.
I E II MUNICIPIO IN CORO: “UN PRIMO PASSO IMPORTANTE” – “Il tavolo aperto in prefettura e che resta operativo è già una prima soluzione per controllare il fenomeno”, spiega l’assessore al Commercio del Municipio I, Jacopo Scatà. “D’accordo con l’assessora Lucarelli abbiamo valutato di sperimentare questa restrizione e vederne gli effetti alla fine del mese. È chiaro che dobbiamo porre un argine alla movida violenta e se sarà necessario dovranno essere attuate ulteriori misure di contenimento”, aggiunge. Tuttavia secondo l’assessore “un beneficio potrebbe arrivare dalla riapertura delle discoteche, poiché i ragazzi avranno lì un punto di aggregazione”. Per l’assessora al Commercio del Municipio II, Valentina Caracciolo, “l’ordinanza è un primo passo importante, anche se avevamo chiesto di chiudere prima anche altri tipi di attività. Il primo compito di un’amministrazione, anche con azioni severe se servono, è tutelare la salute delle persone e dei cittadini. Tra l’altro nel nostro territorio diversi minimarket, ma anche alcuni locali, più volte sono stati sanzionati perché vendevano alcol ai minorenni. È inaccettabile”.
INIZIATIVE CULTURALI E CENTRI GIOVANILI COME RISPOSTE AL FENOMENO – Sul medio periodo la soluzione proposta dai Municipi I e II e accolta da Palazzo Senatorio è quella di riempire gli spazi della movida con iniziative culturali che coinvolgano i giovani e offrano loro un’alternativa per passare la serata. “Il Campidoglio è già a lavoro sulle iniziative dell’Estate romana con le quali si punterà a coinvolgere i giovani dando loro un diverso modo di vivere i luoghi della movida”, racconta l’assessore Scatà. “Già dalla primavera e poi fino all’estate ragioneremo su iniziative e rassegne culturali per presidiare le piazze oggi interessate dalla movida violenta”, conferma l’assessora Caracciolo. Sul lungo periodo, invece, il piano è quello di favorire la diffusione dei Centri giovani per i quali è stata messa a bilancio una somma iniziale di 5 milioni di euro e studiare agevolazioni per l’accesso dei ragazzi alle iniziative culturali.