Il progetto, dal titolo “Mind The Earth”, è ispirato agli obiettivi ecologisti dell’Agenda 2030. È promosso dall’associazione no profit Yourban2030 in collaborazione con ATAC Roma e con il media partner HF4 Communication.
La mostra viaggiante “Mind the Earth”
La mostra viaggiante a cura di Angelo Cricchi e Valeria Ribaldi porta sui sedili, sui soffitti e sulle pareti del treno della linea arancione di Roma scatti e immagini che raccontano la natura, sotto diversi aspetti.
L’idea è quella di trasformare il viaggio in metro in un’esperienza artistica che sia anche un’occasione di condivisione e riflessione sui temi della sostenibilità ambientale.
Il titolo del progetto, “Mind The Earth” (presta attenzione alla Terra) ricalca il tipico messaggio che si legge e si sente nella metropolitana di Londra, ovvero “Mind the gap” (fai attenzione allo spazio vuoto, fra treno e banchina).
Le opere esposte provengono dal progetto editoriale Irae, 200 pagine di arte contemporanea e fotografia, promosso da Yourban2030, giunto alla terza edizione. Si tratta di un catalogo di immagini per riflettere sulla condizione del pianeta terra e del nostro ecosistema attraverso interventi di scienziati, visionari e artisti.
Il progetto “Mind The Earth” all’interno della metropolitana di Roma vuole portare al grande pubblico quella riflessione, come ha spiegato la presidente di Yourban 2030 Veronica De Angelis:
“Dopo aver proposto – con la direzione artistica di Angelo Cricchi e attraverso grandi firme – uno storytelling critico e consapevole sullo stato del nostro pianeta documentando il contemporaneo attraverso l’arte in forma cartacea, con Mind The Earth abbiamo deciso di portare al grande pubblico, al più inaspettato, questa narrazione fatta di foto, a volte provocatorie, e grafiche che circondano il passeggero nel suo viaggio”.
Cosa vedranno i viaggiatori
Entrando in metro il passeggero verrà accolto da un mondo surreale di immagini:
i paesaggi abbandonati di Nicola Bertellotti, quelli postatomici di Giacomo Costa, i macro mondi botanici di Michele Guido, le balenottere nelle cave di Matteo Basilè, le povere creature di Angelo Cricchi, gli animaletti degli abissi di Wu Yung Sen, le piante favolose di Agostino Iacurci, ed i tarocchi gastronomici di Shinya Masuda.
Una dopo l’altra, una accanto all’altra, le immagini scorrono veloci ed accompagnano il viaggiatore.
La mostra è accompagnata da un QR Code che consente di ascoltare l’album del pluripremiato compositore italiano Marco Del Bene, “Abissirae”. L’album è nato in occasione del terzo numero del progetto editoriale Irae, per dare voce agli abissi.
Il viaggio di turisti e romani si trasforma così in una inedita visita “aumentata” di immagini e suoni, in cui incontrare arte, musica e scoprire con essi la richiesta di aiuto dei nostri oceani.
È un modo anche di creare un momento collettivo di partecipazione tra i viaggiatori il più delle volte isolati con il proprio smartphone, come ha spiegato Marco Del Bene:
“Fino a pochi anni fa i viaggi quotidiani sui mezzi pubblici erano un momento di incontro e di nuove scoperte. Con Abissirae i vagoni della metro si trasformano in un ambiente sonoro da condividere. L’ascolto di una stessa materia sonora, nello stesso momento – seppur ognuno sul proprio smartphone – può trasformare tutto ciò in un tempo di condivisione, in un ascolto collettivo e partecipato”.
L’associazione Yourban2030 e l’arte urbana a Roma
Yourban2030 è un’associazione no profit che utilizza il linguaggio artistico per lanciare messaggi sui temi caldi dell’ambiente e sul rapporto uomo-natura con lo sguardo proiettato all’Agenda Globale 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promossa dalle Nazioni Unite.
Oltre al progetto sulla metro A, a Roma Yourban2030 ha già promosso vari progetti di arte urbana ispirati ai temi della sostenibilità ambientale. Tra questi spiccano gli eco-murali, murali realizzati con pitture eco-sostenibili che “purificano l’aria” usando una tecnologia che “mangia” le polveri inquinanti trasformandole in sali inermi.
È il caso del murale “Hunting Pollution” (A caccia di inquinamento), nel quartiere Ostiense, il primo e più grande eco-murale d’Europa realizzato nel 2018.
O anche dello storico murale “Mammuth” nel piazzale della Metro Rebibbia a Roma, realizzato nel 2014 da Zerocalcare, che Yourban2030 ha contribuito a restaurare di recente per trasformarlo in eco-murale.
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