Entro pochi mesi sarà possibile richiedere una nuova carta d’identità elettronica (anche detta CIE) in 3 ex info point turistici (attualmente abbandonati) e in 14 biblioteche (su 40) di Roma, senza code e lungaggini burocratiche, ma recandosi direttamente sul posto, senza nemmeno dover necessariamente richiedere prima un appuntamento. È quanto conferma a il Caffè di Roma Andrea Catarci, assessore capitolino delegato dal sindaco Gualtieri ai settori: Decentramento, Partecipazione e Territorio. “Viviamo – ci spiega l’assessore Andrea Catarci – un momento di criticità acuta nella emissione delle carte d’identità elettroniche, o CIE. Uno strumento identificativo indispensabile che ha completamente sostituito le versioni cartacee. Oggi viene erogato a Roma con tempi medi d’attesa di 115 giorni, stando ai dati di ottobre scorso. La situazione oggi probabilmente è peggiorata, tra smart working, quarantene e positività varie. Il 50% dei dipendenti pubblici lavorano da casa, ivi inclusi quelli delegati ai servizi anagrafici. Alcuni municipi nemmeno prendono più appuntamenti, in altri si attende da 4, 6, con punte di 7 mesi. Al mio insediamento, il quadro era allarmante. Per questo abbiamo pensato a un piano straordinario, elaborato già a dicembre. Piano che consiste in tre fasi e che prevede tre diversi obiettivi. Il primo obiettivo/fase: mettere in funzione tutte le potenziali 147 postazioni di lavoro per l’emissione delle CIE installate in 32 sedi municipali attive nei 15 municipi di Roma. Al momento, risultano attive (dato di novembre) solo 95 postazioni, 52 inattive. Il primo problema da affrontare, certo, è la quantità e formazione del personale, che deve avere delega di firma. Sarà necessario incrementare le ore di straordinario, per chi già ha la firma. Servirà anche nuovo personale, a breve ne arriverà e sarà destinato proprio all’emissione delle CIE. Infine, faremo un piano di formazione rapido per i nuovi assunti. Più personale, più formazione e più postazioni. Questo primo punto del piano verrà realizzato entro un paio di mesi al massimo. A breve partiranno gli incontri con i sindacati. Secondo obiettivo/fase del nostro piano: utilizzare tre ex punti di informazione turistica presenti a Roma, ora abbandonati, per attivare all’interno di ognuno di loro due postazioni di lavoro CIE, per un totale di 6 postazioni sperimentali. Non servirà appuntamento, ma ci si potrà mettere direttamente in fila. Il servizio, come previsto nel piano, partirà di qui a qualche mese in piazza Sonnino, piazza delle Cinque Lune e in piazza Santa Maria Maggiore. Terzo obiettivo/fase: attivare nuove postazioni per fare le CIE anche all’interno di alcune biblioteche di Roma. Per la precisione in 14 biblioteche (su 40 totali ) sparse per Roma. In ognuna di loro saranno attivate una o due postazioni per richiedere le CIE. Ma servirà ancora qualche mese in più, rispetto agli ex PIT, per far partire il servizio. Servono sopralluoghi, attrezzare la struttura, etc. Siamo consci, lo ripeto, della grave carenza di personale, che stiamo affrontando e che affronteremo con varie punti fermi: più straordinari per i dipendenti con delega difirma, più percorsi formativi, nuove assunzioni e, infine, anche con lo spostamento di personale dal centro città ai municipi”.
03/02/2022