Il Campidoglio chiama ed il Governo risponde. Il neosindaco di Roma, Roberto Gualtieri, mette subito le mani in pasta, per tentare di rimediare ad uno dei mali cronici della capitale, le buche sulle strade e bussa alle porte dell’esecutivo. Alla Camera, infatti, è stato approvato un subemendamento al Decreto Legge Infrastrutture, predisposto dal sindaco di concerto con il Governo, che autorizza Roma Capitale alla stipula di una convenzione con Anas, per la manutenzione straordinaria delle strade romane.
Cinque milioni di euro per convenzione Anas
Una manovra che porterà nelle casse del Campidoglio 5 milioni di euro, destinati al rifacimento straordinario delle strade, i cui lavori dovranno essere completati entro tre mesi dalla stipula della convenzione. “Siamo già al lavoro per prendere rapidamente contatto con Anas per sfruttare al meglio quest’opportunità, che rappresenta il primo esito dell’intenso lavoro di raccordo con il Governo che abbiamo avviato. La stretta e proficua collaborazione tra le istituzioni sarà una delle chiavi fondamentali per il rilancio della Capitale” è stato il commento di Gualtieri, che ora si trova ad affrontare una situazione complessa, quella delle buche stradali, per non dire voragini, che da anni creano non pochi problemi agli automobilisti romani.
Due morti a settimana provocati da incidenti stradali
Per non parlare degli incidenti. I dati più recenti sottolineano che a Roma, ci sono due morti a settimana provocati da incidenti stradali, di cui uno su tre lascia feriti sull’asfalto. Nei primi mesi del 2021, dal 1 gennaio al 30 settembre, la Polizia di Roma Capitale è intervenuta per i rilievi di 19.139 incidenti, in cui sono decedute 73 persone ed in 6.803 incidenti le persone coinvolte hanno avuto bisogno di cure ospedaliere. La strada romana più pericolosa di tutte, secondo il report della polizia locale, resta via Cristoforo Colombo, ma in generale è sulle consolari che si registra il numero più alto di incidenti e le statistiche degli ultimi anni ne sono la prova evidente. Dati allarmanti, che ovviamente non sono ricollegabili solo alle condizioni in cui si trovano le strade di Roma, ma certamente l’asfalto rattoppato, la segnaletica che col tempo diventa trasparente, la pioggia che rende il manto stradale un colabrodo, le buche che diventano voragini non aiutano di certo automobilisti e scooteristi, anzi rappresentano un pericolo costante. E’ evidente, dunque, che la manutenzione stradale sia una priorità da affrontare con prontezza, come molte altre questioni, dalla raccolta e gestione dei rifiuti alla pulizia di erbacce su strade e marciapiedi, ma la questione è anche un’altra.
Quanti soldi servono per la manutenzione delle strade?
Cinque milioni di euro sono sufficienti per rendere sicure e decorose le strade della capitale? Prima di cercare una risposta, è bene ricordare che sono circa 8.000 i km di strade compresi nel territorio di Roma Capitale, l’esatta distanza che separa la città eterna da Pechino in Cina. Questa però non può essere una scusa, ma semmai deve mettere in campo le forze migliori dell’amministrazione e delle istituzioni, insieme a tanti soldi. L’associazione dei consumatori, Codacons, qualche anno fa aveva fatto un calcolo, secondo il quale a Roma c’era (e probabilmente c’è ancora) una buca ogni 15 metri. Facile comprendere che 5 milioni di euro siano solamente una toppa pre-natalizia e non risolveranno il problema, perché serve un’iniezione di soldi. D’altronde Gualtieri, in piena campagna elettorale aveva dichiarato: “ho studiato i bilanci e si spende troppo poco e male: è come se si facessero rattoppi su rattoppi. Serve un piano di ristrutturazione straordinaria e quella ordinaria va programmata e fatta, non la cosiddetta romanella, cioè un tappeto di 2 metri. Il bilancio del Comune di Roma può garantire un piano straordinario di manutenzione stradale e programmare un piano ordinario”. Per gli interventi straordinari sulla grande viabilità, Gualtieri è pronto a fare ricorso anche ai fondi per il Giubileo, per almeno 100 milioni di euro, mentre per la pianificazione ordinaria si stimano 200 milioni di euro da considerare nel bilancio del Campidoglio.