L’EVENTO – L’evento ha richiamato un vasto pubblico: cittadini del territorio e della Capitale, insieme ad esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura, si sono uniti attorno al Cilindro. L’ospite d’onore ha espresso totale solidarietà alla Campagna, sottolineando la necessità di preservare e rilanciare la cultura e l’arte, specie nel difficile percorso di fuoriuscita dall’emergenza. “Sono abituato a reclamare spazi abbandonati che non vengono utilizzati, e Roma ne è piena – ha dichiarato Elio Germano a Il Caffè di Roma – ma qui si parla d’altro: questo teatro sopravvive senza l’aiuto di nessuno e ha tutte le carte in regola per restare. Inoltre è fondamentale tornare a stare insieme dopo questo lungo periodo di isolamento – ha aggiunto – perché la salute è anche il teatro, il cinema, la scuola: in questi luoghi si forma la salute della nuova società”.
IL CILINDRO – Da oltre 40 anni Il Cilindro realizza presso il San Raffaele spettacoli per le scuole e le famiglie, laboratori artistici, rassegne di cinema, teatro, danza e incontri su tematiche socio sanitarie che hanno reso lo stabile un importante presidio per il quartiere. “Siamo riconosciuti e premiati dalla Regione Lazio come compagnia per il teatro dell’infanzia e della gioventù – spiega Pino Cormani, Direttore artistico del teatro – abbiamo lanciato decine e decine di giovani talenti, abbiamo ospitato gratuitamente moltissime manifestazioni sociali. Vogliamo continuare a fare teatro di base, teatro per le scuole, per preparare il pubblico di domani ed ospitare compagnie”.
IL RISCHIO CHIUSURA – Una realtà che rischia di svanire da quando il Vicariato, proprietario dello stabile, il 3 maggio scorso ha inviato una lettera all’Associazione dove intima la sospensione delle attività all’interno del san Raffaele. Un fulmine a ciel sereno per l’Associazione che, un anno prima della scadenza del contratto, si era recata proprio al Vicariato per chiederne il rinnovo, ottenendo un beneplacito seppure a condizioni da definire. Nella raccomandata a mano del 28 novembre 2019 si legge che “preso atto dell’interesse dell’associazione Il Cilindro al rinnovo del contratto attualmente in essere ed in scadenza il prossimo 30 novembre 2020, si conferma anche da parte dell’ente scrivente (il Vicariato ndr) la medesima intenzione a diverse condizioni”. Nel mentre il Teatro ha continuato ad investire in lavori di manutenzione, progetti e attività che lo hanno visto in prima linea anche nel fronteggiare l’emergenza. Lo spazio infatti è rimasto aperto durante le chiusure, azionando la macchina della solidarietà. “In questo lockdown il teatro è servito come luogo di distribuzione di pacchi di genere alimentare per famiglie in difficoltà – riprende Pino Cormani – abbiamo continuato a pagare il canone di locazione anche durante il lockdown. Perché ci cacciano via?”. Dal Vicariato non è pervenuta ancora nessuna risposta. Il territorio, invece, non ha tardato a far sentire la sua voce, che replica, dal palco e dalle strade: “io sto con il cilindro”.