TOZZI: “UNA SCELTA SENZA ALCUNA CONCERTAZIONE”
Non si capisce come mai stavolta il presidente Alfonsi abbia promosso la chiusura” dice a Il Caffè Stefano Tozzi. Che aggiunge: “quando si trattò di pedonalizzare via Urbana chiese al Comune il coinvolgimento dei cittadini e si schierò al loro fianco. Oggi invece ha proseguito senza alcuna concertazione nonostante la contrarietà di molti. Due pesi e due misure insomma. Il sospetto è che si sia agito su richiesta di un’associazione politicamente molto schierata che voleva la chiusura” dice ancora il capogruppo di FdI in Municipio 1. Che conclude: “Speriamo che Alfonsi ci ripensi. Del resto il problema della sicurezza degli alunni della Di Donato si può risolvere allargando i marciapiedi senza per forza dover chiudere la strada”.
LA PEDONALIZZAZIONE DI VIA BIXIO
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire qual è la situazione. Il 19 febbraio, nel tratto di via Bixio antistante l’istituto Di Donato, sono state poste transenne che inibiscono il traffico veicolare fino al 31 dicembre 2021. In seguito il Comune stabilirà se rendere definitiva o no la chiusura al traffico. Per quanto garantire un accesso sicuro agli studenti della Di Donato sia importantissimo, ci sono però diverse questioni che, a detta dei cittadini del quartiere, rendono il la pedonalizzazione di via Bixio decisamente penalizzante per tutto l’Esquilino.
LA PETIZIONE
Questioni illustrate nel dettaglio nel testo di una petizione indirizzata al Municipio I e al sindaco Raggi, in cui si chiede la revoca del provvedimento. Vediamole. Innanzitutto il fatto che quando la scuola è chiusa “non sussistono le condizioni di fatto all’origine del provvedimento” di interdizione al transito e sosta dei veicoli, ovvero la sicurezza dei ragazzi. Sempre in tema di sicurezza, questa volta del quartiere, si sottolinea che la zona “soprattutto nelle ore notturne è frequentata da persone la cui condotta non sempre può essere definita rispettosa del decoro e delle regole” (fatto, questo del crescente degrado dell’area, testimoniato da numerose fotografie postate nei gruppi di quartiere, ndr). A fronte di tutto questo – si legge nel testo della petizione – “è legittimo temere che l’interdizione al transito veicolare e il conseguente isolamento dell’area possa rendere la strada ritrovo ideale di sbandati e possibili malintenzionati”. Perché dunque non bloccare il traffico in via Bixio solo durante gli orari di entrata ed uscita degli studenti della Di Donato? “Tutto il resto del giorno la strada resta deserta, diventando un richiamo per bivacco, spaccio e altre attività illecite, con grave pregiudizio in termini di sicurezza” sottolinea Roberta De Pau, promotrice della petizione.
LA QUESTIONE PARCHEGGI –
Non trascurabile, infine, la questione parcheggi, che già da tempo rappresenta un problema non da poco nella zona: “la riduzione degli spazi destinati alla sosta – si precisa ancora nel documento – si traduce in riduzione della qualità della vita per i residenti e in aumento delle emissioni inquinanti a causa del maggior tempo e della maggiore percorrenza nella ricerca di un posto in cui lasciare l’auto”. Oltretutto, dice ancora De Pau parlando con i media, “nessuno ha tenuto in considerazione l’opinione di noi residenti”. Tra l’altro, aggiunge, “in molti condomini ci sono persone anziane e famiglie con disabili, alle quali non è stato chiesto un parere” sul provvedimento. “Pedonalizzare senza chiedere ad ogni singolo residente o commerciante non è molto democratico” tuona sui social la promotrice della petizione. Che conclude: “Non intendo stare seduta a guardare il mio quartiere allo sbando. Più siamo a farci sentire, più avremo possibilità di essere ascoltati”