UN VERO E PROPRIO MERCATINO MA ABUSIVO – Sui lenzuoli stesi a terra è possibile trovare di tutto, ciarpame proveniente dai cassonetti posti nelle vicinanze, indumenti logori, ninnoli, giocattoli malridotti, attrezzature di vario genere e altre cianfrusaglie, tutte vendute da ambulanti abusivi. A preoccupare, oltre alla natura illecita di tale attività, sono proprio i continui assembramenti di residenti e curiosi che spesso animano il tratto finale di via Giovanni Conti, di per sé già trafficato in virtù della presenza del Mercato Valmelaina, e che costituiscono un grave pericolo per l’intera collettività: “Fra le azioni di contrasto al degrado nell’area del Mercato Valmelaina intraprese in questi anni vi è quella contro il mercatino abusivo dei Rom a via Conti. La Polizia Locale – ha dichiarato l’assessore al Commercio, Sicurezza e Turismo del Municipio III, Francesca Leoncini – è impegnata nell’evitare lo stazionamento degli abusivi su via Giovanni Conti, ma la dotazione di un mezzo da parte di AMA per sequestrare la merce aiuterebbe e renderebbe l’azione degli agenti più efficace. La lotta al degrado – continua l’assessore Leoncini – è un passaggio imprescindibile per il processo di riqualificazione del mercato coperto, che quest’anno, nell’avvio dell’iter di acquisizione al patrimonio comunale del terreno INPS su cui sorge, ha visto un importante traguardo”.
I CONTROLLI CI SONO MA NON BASTA – I controlli da parte delle forze dell’ordine, nell’ultimo periodo si sono intensificati ma questo sembra non bastare a scoraggiare e fermare gli ambulanti abusivi che periodicamente fanno ritorno in quel di via Giovanni Conti, minando in questo caso non solo il commercio locale, bensì anche la pubblica incolumità: “Il mercatino abusivo situato di fronte al mercato coperto è sicuramente una questione irrisolta del nostro territorio. Inutili – ha affermato Riccardo Evangelista, consigliere del Gruppo Misto a piazza Sempione – i numerosi interventi che periodicamente la Polizia Locale esegue, sequestrando la ‘mercanzia’, forse mai come in questo caso, contestualmente al sequestro, bisognerebbe multare i clienti che evidentemente usufruiscono di questo commercio illegale. Inoltre – continua Evangelista – è fin troppo facile che tutto ciò accada in una zona altamente degradata e completamente abbandonata dalle diverse amministrazioni che si sono susseguite, un esempio evidente è il tremendo cumulo di rifiuti presente nell’area a disposizione dei banchi mobili all’aperto o la situazione dei cassonetti posizionati nei pressi del mercato coperto, spesso strapieni e maleodoranti. Un’emergenza sanitaria – conclude il consigliere del Municipio III – che coinvolge operatori e clienti ma che sembra non interessare il Comune di Roma”.