LA MANCANZA DEI CASSONETTI – Il problema principale è quello relativo alla mancanza di sufficienti cassonetti e campane verdi, con conseguenti disagi per gli abitanti delle due zone che ciclicamente sono costretti ad imbattersi in vere e proprie discariche a cielo aperto, che sovente si formano in prossimità di garage, parcheggi e marciapiedi, generando miasmi nauseabondi e attraendo ratti e insetti. La situazione peggiore è senz’altro quella di via Monte Amiata, in cui si verificano quotidianamente sversamenti illegali: “Tutto questo è inaccettabile, abbiamo inviato decine di segnalazioni sia alle istituzioni che alle forze dell’ordine, non possiamo tollerare di essere stati abbandonati in questo modo – tuonano alcuni residenti della zona – le nostre cantine sono letteralmente invase dai topi, abbiamo dovuto pagare una squadra di professionisti affinché operassero una fitta derattizzazione e in più, come se non bastasse, siamo stati costretti a buttare alcuni dei nostri effetti personali, deterioratisi a causa degli escrementi di animali rinvenuti nei nostri scantinati. Basterebbe aumentare – continuano i cittadini – la presenza dei secchioni dell’immondizia, che spesso vengono spostati, se non addirittura rubati da ignoti, e che in ogni caso non sono sufficienti per garantire la raccolta dei rifiuti dell’intera comunità. Ci auguriamo – concludono i residenti – che i nostri appelli non rimangano inascoltati, sono mesi che ci battiamo per restituire dignità al nostro quartiere”.
I BIVACCHI SERALI – A preoccupare gli abitanti di via dei Prati Fiscali e via di Prato Rotondo sono anche i bivacchi serali, altro annoso problema attualmente contrastato dai divieti di circolazione imposti dal Governo nell’ambito della lotta alla diffusione del coronavirus. I risultati di tali assembramenti molesti, spesso perpetrati da ragazzi giovanissimi, si traducono in bottiglie di vetro gettate in strada, siringhe occultate tra le aiuole, bidoni dell’immondizia rovesciati e mozziconi di sigaretta sparpagliati a terra: “Lungo via dei Prati Fiscali, soprattutto nelle vicinanze di via Val d’Ala, non è raro imbattersi nei resti dei bivacchi molesti e dei rovistaggi – hanno affermato alcuni commercianti della zona – bisognerebbe intensificare i controlli, soprattutto in un momento di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo. Non è giusto che le regole vengano rispettate solo da alcuni cittadini, mentre altri non le rispettano, danneggiando l’integrità di tutto il quartiere”.