In particolare il primo vincolo si trovava proprio nei pressi dell’area del ponte romano che permetteva di attraversare il fosso dell’Acquacetosa (trp 625, foto 1): ora le tutele archeologiche (contrassegnate dal triangolo giallo con relativo cerchio) non ci sono più, anche se sono state in vigore fino a febbraio 2020 incluso (foto 3); in sostanza fino a quel momento non era possibile mettere mano a quell’area, tantomeno avviare un cantiere. Un altro vincolo, il secondo, si trovava poco più in alto (trp 623, foto 1), segnato dalla stessa iconografia, triangolo giallo e relativo cerchio. Infine il terzo ed ultimo vincolo misteriosamente ‘scomparso’, tutelava un tratto dell’antica via Laurentina che transitava proprio in quella stessa zona, ora è svanito nel nulla (foto 2): contrassegnato da un tratto rosso ben evidente. L’unico vincolo storico-archeologico rimasto in vigore all’Eur – Castellaccio è quello contrassegnato dal nome in codice “trp 624” che è stato mantenuto anche nella versione di PTPR Lazio entrata in vigore a febbraio 2020 (foto 3). Di questi vincoli puntuali non c’è però alcuna traccia nel carteggio ufficiale della Conferenza dei Servizi, ossia del tavolo inter istituzionale a cui hanno partecipato Regione Lazio, Comune di Roma, Sopraintendenza Archeologica Speciale di Roma (ma con la totale estromissione del IX Municipio) che ha dato il via ai lavori di innalzamento di un argine dei due fossi di Vallerano e Acquacetosa, e quindi anche di demolizione dei 3 ponti che li attraversavano, che si è conclusa il 3 ottobre 2018.
Dopo aver trovato il ‘cadavere’, ossia le tracce documentali dei 3 ponti demoliti e gettati in discarica, ora il Caffè di Roma ha trovato anche la ‘pistola fumante’, ossia l’area precisa sottoposta a vincolo e misteriosamente dissolta nel nulla: quella, come indicato poco fa, segnalata nella cartografia ufficiale regionale del Lazio come “trp 625”. Nessuna traccia di ulteriori vincoli puntuali storico-archeologici nell’area vasta circostante, come si può vedere dalla mappa in foto 1. Sotta la nuova sede della Provincia di Roma transitava certo un tratto della antica via Laurentina, oggi visibile almeno parzialmente nei pressi dell’androne di ingresso dell’Ente. L’inchiesta completa sul prossimo numero de il Caffè di Roma in distribuzione dal 30 luglio.