L’INCIDENTE E IL RISVEGLIO DAL COMA
Era bastato un istante sciagurato a segnare per sempre la vita di Ilenia. La diciannovenne, calciatrice della Lazio femminile ma da sempre tifosa della Roma, era stata coinvolta in un tremendo incidente automobilistico sulla Braccianese nel dicembre dello scorso anno, che aveva ucciso la sua migliore amica e ridotto lei in coma, ricoverata da allora al Policlinico Agostino Gemelli, presso l’Unità Operativa di Neuroriabilitazione ad Alta Intensità. Nell’ospedale romano la ragazza ha attraversato, accompagnata dai suoi cari, un periodo durissimo di lotta tra la vita e la morte, risvegliandosi dal coma grazie ai trattamenti innovativi eseguiti dall’equipe di Neuroriabilitazione del Gemelli diretta da Luca Padua, direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa all’Università Cattolica, campus di Roma.
Un ruolo importante nella terapia che ha portato a questo risveglio lo ha svolto proprio Francesco Totti, il quale, su invito dei genitori di Ilenia, ha registrato per la ragazza un videomessaggio in cui le diceva: «Ilenia, non mollare, siamo tutti con te». La voce del campione è stata più volte riprodotta ad Ilenia, che ascoltandola aveva dato segnali di recupero incoraggianti.
L’INCONTRO CON TOTTI
Non appena le è stato possibile la ragazza ha chiesto, con l’ausilio di una lavagna che al momento la aiuta ad esprimersi, di poter conoscere Totti personalmente. Per questo lo storico campione della Roma e della Nazionale si è recato al Policlinico Gemelli per incontrarla. Ilenia per l’occasione era vestita con un completo della Roma che il suo idolo le ha poi autografato prima di salutarla, lasciandola emozionata e sorridente. Totti si è intrattenuto con lei per oltre un’ora, parlandoci, scherzandoci, e incoraggiandola dicendogli: «Voglio vederti presto fuori dall’ospedale a riprenderti la tua vita». Ne è seguito un invito a cena non appena Ilenia potrà essere dimessa e tornare alla sua vita normale. Totti, accompagnato dal dottor Giorgio Meneschincheri, dirigente medico della direzione sanitaria del Policlinico, ha anche incontrato i genitori della ragazza e i medici dell’equipe del reparto ospedaliero.
IL LAVORO DEI MEDICI
Luca Padua, il direttore dell’equipe di Neuroriabilitazione del Gemelli, ha spiegato la strategia terapeutica adottata dai medici e le ragioni della sua efficacia dichiarando: «Le emozioni sono le migliori connessioni. A Ilenia abbiamo attuato un preciso protocollo che prevede la sinergia tra terapia farmacologica e paradigmi sensoriali. Ilenia è stata letteralmente bombardata di sensazioni visive, uditive, olfattive, in quella che viene chiamata la “cava immersiva multisensoriale”, che di volta in volta si trasformava riempiendosi di suoni, di musica e di immagini su tutte le pareti. Il suo percorso è ancora lungo, ma siamo fiduciosi». Ad aiutare Ilenia nella scrittura dei suoi pensieri sulla lavagna che le permette di comunicare è la neuropsicologa Giulia Fredda, che sta seguendo la ragazza nelle quotidiane terapie assicurate presso l’innovativa “cava immersiva multisensoriale” del reparto di Neuroriabilitazione ad Alta Intensità. L’approccio multidisciplinare è una delle caratteristiche peculiari dell’Unità Operativa di Neuroriabilitazione ad Alta Intensità del Policlinico Gemelli, inaugurata nell’aprile del 2019. Al suo interno lavora un team multidisciplinare composto da neurologi, neuropsicologi, fisiatri, internisti, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali e infermieri. Il reparto, che dispone di 20 posti letto, si occupa della riabilitazione di pazienti con grave cerebrolesione acquisita, con protocolli e tecnologie altamente innovative.