Il commercio romano si trova in uno stato di convalescenza, come un paziente che è appena uscito dalla fase acuta di una malattia grave ed ora sta piano piano ritornando alla vita normale. Le incertezze d’altronde sono molte: i flussi turistici che, soprattutto in questo periodo, faticano a ripartire, i tanti negozi che hanno chiuso, il centro storico sempre più vuoto. Ne abbiamo parlato con Andrea Alemanni, da poco eletto Presidente della Commissione Commercio del Comune di Roma, il quale ci conferma che servono delle regole chiare per normare l’occupazione del suolo pubblico, “consapevoli che l’Amministrazione deve fare la sua parte – così ci ha raccontato – oggi gli esercenti ci chiedono prima di tutto la certezza dei titoli e cioè la sicurezza che quello spazio è acquisito, in modo da programmare gli investimenti. Quindi è chiaro che la situazione non può rimanere come oggi, sarà introdotta una tariffa equa, aggiungo anche che non si può avere la stessa tariffa per un tavolino su via Merulana che guarda il Colosseo e un tavolino a Cinecittà. Oggi abbiamo il dovere, anche nei confronti dei cittadini, di chiedere una quota giusta per l’occupazione del suolo pubblico, consapevoli che non possiamo tornare alla complessità che c’era prima della pandemia”.
Per il centro storico i commercianti lamentano la fuga di residenti e la chiusura di negozi anche perché sevizi essenziali quali trasporto pubblico e raccolta rifiuti non funzionano.
“È tutto connesso: se c’è la certezza di un diritto e quindi anche la certezza di un controllo, tutti sono portati a rispettare le regole e questo vale per i tavolini, per gli ambulanti e anche per i B&B. Dobbiamo incentivare una mobilità alternativa e dare regole chiare a tutti, ma poi anche mettere delle risorse per incentivare i controlli”.
Quali sono le priorità della commissione che presiede?
“Vorrei continuare con la valorizzazione dei mercati coperti e dei mercati su strada che per me sono una grande risorsa per il quartiere, anche qui con grande certezza di regole e, di conseguenza, con controlli veri: a guadagnarne saranno tutti e in primis i commercianti stessi che si ritroveranno in mano un posto che vale molto di più”.
Come si possono aiutare concretamente tante attività in crisi, anche a causa della concorrenza (sleale) dell’online?
“I nostri commercianti li possiamo aiutare con azioni concrete volte ad innalzare la qualità perché chi compra online compra ad un livello medio alto. Ad esempio si potrebbe pensare ad un piano per rendere uniformi, per quanto possibile, le insegne perché non è possibile che in una via ce siano 300, una diversa dall’altra. Veniamo incontro ai commercianti, le facciamo vedere meglio, ma cerchiamo uno stile standardizzato”.
Alemanni ma a proposito di mercati: piazza Navona?
“Se potessi io la riaprirei subito, ma temo che non ci siamo con i tempi, va comunque riportata in vita perché la Festa della Befana è un patrimonio e un biglietto da visita per la nostra città”.