Secondo Cingolani, per affrontare e mitigare l’aumento “c’è da mitigare innanzitutto il trimestre” perché “sappiamo che l’aumento è importante” e “avviene in tutta Europa”. Però “ogni Paese ha la sua ricetta” e “in queste ore stiamo rivedendo il metodo di calcolo, ci stiamo lavorando. C’è da ragionare su come viene costruita, calcolata, la bolletta”, prosegue il ministro.
“Nell’immediato, come abbiamo fatto nello scorso trimestre” quando ci fu “un aumento” delle bollette di luce e gas “seppur di livello inferiore”, ci sarà un intervento del Governo. Ma poi, aggiunge Cingolani, “c’è da mettere in piedi un intervento strutturale perché per quanto sembri si stiano saturando questi aumenti di costi, sono costi che rimarranno in bolletta”.
Secondo Cingolani, al di là delle contingenze del momento, il vero obiettivo è un altro: “Ora la vera cosa importante è accelerare il nostro processo di installazione delle rinnovabili, così ci sganciamo più rapidamente possibile dal costo del gas. Su questo il dl Semplificazioni ha fatto un lavoro enorme, noi stimiamo di scendere da 1.200 giorni di tempo medio di autorizzazione per un impianto a circa un quinto”, conclude il ministro.