I GIUDICI: ALLARMANTE AUMENTO DEI LUDOPATICI
In particolare, i giudici non rilevano nella sentenza errori di fatto che potrebbero determinare una decisione diversa: «Non sussiste vizio revocatorio quando si lamenta un’asserita erronea valutazione delle risultanze processuali o una anomalia del procedimento logico di interpretazione del materiale probatorio». La società ricorrente non ha condiviso l’interpretazione del Consiglio di Stato sui limiti orari, ma ciò non è sufficiente per sostenere un presunto errore di valutazione. «La sentenza impugnata non ha affatto male interpretato i documenti depositati da Roma Capitale – concludono i giudici – atteso che da quelli risultava evidente il dato allarmante dell’aumento del numero dei pazienti affetti da gioco patologico trattati nel territorio comunale»