La stasi amministrativa
“È passato più di un anno – lamenta Zannola – dall’incontro tra l’allora Assessora ai Trasporti del Comune di Roma Linda Meleo e il suo omologo alla Regione Lazio Mauro Alessandri per il trasferimento a Roma Capitale della Roma – Giardinetti. L’iter amministrativo di cessione al Comune di Roma della linea è quindi avviato da tempo ma dall’assessorato capitolino, che nel frattempo ha cambiato titolare, tutto è fermo. Una stasi amministrativa che sta producendo anche effetti negativi sul servizio, come accaduto nei giorni scorsi. Di quell’asset che il Campidoglio evidentemente riteneva prioritario si è perso traccia”.
Il tavolo interistituzionale
“La Roma – Giardinetti – sottolinea il consigliere Dem – dovrebbe essere riclassificata come tramvia a scartamento ridotto e in futuro, come previsto dal Pums, la linea dovrebbe attestarsi a Tor Vergata. Un obiettivo che prevede la riattivazione della tratta Centocelle-Giardinetti ed un finanziamento pari a circa 80 milioni di euro da reperire nel bando periferie. Presenterò una interrogazione urgente per verificare come, quando e cosa, stia realmente facendo l’Assessore Calabrese e, nello stesso tempo, chiederò di rispettare l’impegno preso durante la commissione mobilità di convocare un tavolo tecnico interistituzionale”.
La linea tranviaria si chiamerà Metro G
Per quanto riguarda il progetto in essere invece, è pronta la nuova denominazione: la vecchia ferrovia si chiamerà ‘Metro G’ e dalle 20 fermate del tracciato storico si passerà a 29 con capolinea a Termini e ulteriori otto fermate verranno aggiunte oltre la zona di Giardinetti dove il tram virerà verso la città universitaria di Tor Vergata e il Policlinico. La linea tranviaria avrà una capacità di circa 70mila passeggeri al giorno. La posa della prima pietra dovrebbe avvenire entro la metà del 2022”.