Un focus sul suo passaggio in Lega è doveroso. Perché ha lasciato Forza Italia e ha aderito a Salvini? Come spiega ai suoi elettorati moderati questo salto politico?
“Ho riconosciuto nella Lega, in Matteo Salvini, la mia casa per continuare a portare avanti le battaglie sostenute in questi 25 anni dentro Forza Italia sul territorio, nelle istituzioni, per il rispetto e l’apprezzamento del ruolo della donna in politica, seguendo quell’ideale di centrodestra dove sono sempre stata e continuerò a stare. Ho sempre apprezzato Salvini come personaggio politico, un leader di alto spessore. Ho avuto di modo di constatare di persona la sua passione, la sua convinzione e la sua caratura umana oltre alla determinazione che ha mostrato per illustrarmi il progetto politico che sta portando avanti in tutto il Paese. Ringrazio poi gli onorevoli Durigon e Zicchieri per il loro sostegno. In questo periodo ho ricevuto supporto dagli amici che mi hanno sempre sostenuta e dagli amministratori del territorio che hanno accolto con entusiasmo l’inizio di questo nuovo percorso. È anche grazie a loro che, sono sicura, riusciremo insieme a raggiungere obiettivi concreti. Alla Pisana, con il Capogruppo Angelo Tripodi e gli altri colleghi consiglieri, siamo già in sintonia: stiamo lavorando per portare la Lega ad essere il primo partito nel Lazio e a vincere le prossime elezioni per cambiare finalmente anche questa regione. La Lega è la risposta alle speranze degli italiani”.
Zingaretti alla Regione e Raggi in Campidoglio. Immaginiamo che il suo giudizio non sia positivo. Cosa ne pensa dell’operato del centrosinistra nel Lazio e dei grillini a Roma?
“Il giudizio è insufficiente in entrambi i casi. Critico al centrosinistra in Regione Lazio la lentezza nel dare risposte. Per quanto riguarda Roma, oltre alla superficialità e all’incompetenza, non posso che esprimere il mio dispiacere per la gestione di alcune problematiche, vedi quanto accaduto all’interno dell’Ama Spa. La sindaca Virginia Raggi per la gestione generale e per la pessima figura di aver diffuso nel mondo una immagine di Roma, la città Eterna, sommersa di rifiuti dovrebbe dimettersi senza pensarci un istante”.
Lei è vicepresidente della commissione Ambiente, come valuta gli sforamenti di pm 10 a Roma e le limitazioni imposte dal Comune? Semplici palliativi o reale soluzione?
“Ovviamente alcuni accorgimenti dell’ultimo momento non possono rappresentare la soluzione a un problema di questa portata. Anche in questo caso occorre quell’organizzazione che nei grillini manca, insieme al coraggio delle scelte politiche. Le scelte, concordate a livello nazionale, dovranno riguardare sia la mobilità urbana che quella pubblica, il riscaldamento domestico, la produzione di elettricità e quella industriale, l’agricoltura. Quella climatica è una sfida da affrontare”.
Tema rifiuti: questa benedetta discarica non s’ha da farsi. Secondo lei, Raggi e Zingaretti stanno cercando il commissariamento per cercare di non decidere?
“Probabilmente. Su questo tema negli ultimi anni si sono sprecate parole, riunioni e consigli senza soluzione. Soprattutto la Raggi non mi sembra avere le idee chiare sul futuro. Dove amministrano i pentastellati sorgono sempre complicazioni. A Guidonia Montecelio, terza città del Lazio, sotto Natale l’emergenza sulla raccolta differenziata ha stressato i cittadini”.
Il degrado delle strade provinciali è sotto gli occhi di tutti. La Città Metropolitana scarica la colpa su mancati finanziamenti. Secondo lei la Legge Del Rio è molto limitativa su gestione e risorse delle ex Province?
“Il riordino delle province ha portato numerosi problemi, anzi ha creato un vero e proprio caos. Inoltre considerando che il sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale è di diritto il primo cittadino di Roma Capitale, Virginia Raggi, e alla luce di quanto detto precedentemente, possiamo aggiungere ulteriori problematiche. Oltre alle strade il problema riguarda anche 5mila scuole in tutta Italia. Centinaia di sindaci hanno già chiesto la revisione alla legge. Sono necessarie misure strutturali e programmatiche per restituire alle ex Province agibilità piena e autonomia finanziaria”.