La posta in gioco è alta: Virginia Raggi vuole farsi avanti agli Stati generali dei 5Stelle per mettersi alla guida del Movimento. Ma anche i suoi avversari non scherzano: Matteo Salvini invece sogna lo scacco su Campidoglio e Pisana. “Roma merita un sindaco e un governatore più decenti”, ha annunciato il capo della Lega. Senza nomi, e per ora neanche un programma, per la kermesse del 16 febbraio l’ex ministro degli Interni cerca un teatro per almeno duemila persone per un attacco diretto alla sindaca. Si ventila solo un nome e solo per la Regione: Claudio Durigon, deputato del Carroccio, mentre il profilo per l’anti-Raggi per il Campidoglio proprio non si trova. Tra i pochi spendibili, ma non noti a livello nazionale, il capogruppo Maurizio Politi o il consigliere Davide Bordoni, ex Forza Italia. A meno che faccia il gran passo lo stesso Salvini. “Potrei candidarmi io, perché no?”, come ha detto, fra il serio e il faceto, qualche settimana fa. L’alternativa è pescare nella cosidetta ”società civile”.
SALVINI PUNTA SULLA CAPITALE
Persa l’Emilia Romagna, Matteo Salvini certo punta sulla Capitale. E con una nuova marcia su Roma dopo quella del 2015. C’è una data, per l’appunto il 16 febbraio. Sarà il via alla corsa per le elezioni in Campidoglio del 2021. L’ultimo attacco frontale a Virginia Raggi così si è riaperto con l’annuncio della discesa leghista. ”Domenica 16 febbraio consiglio a tutti i romani di staccare la corrente ai campanelli” ha risposto su Twitter la sindaca, ”Salvini potrebbe citofonarvi per cercare di vendervi chiacchiere”, sottointendendo la nota citofonata al presunto pusher del Pilastro di Bologna. “Tranquilla Virgi’, tra un anno il citofono te lo suonano i romani”, ha risposto con un cinguettio il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini. A sua volta attaccato dal consigliere comunale grillino Roberto Di Palma: “A Danie’ dormi tranquillo. A te manco te citofonano. I romani neanche sanno chi sei”.
RAGGI VUOLE RICOMPATTARE LA MAGGIORANZA
Virginia Raggi, sempre alle prese con la questione rifiuti, intanto, punta anche a ricompattare la maggioranza e a guardare avanti, dopo la pesante frattura generata dalla discarica di Monte Carnevale. Prossima vetrina i festeggiamenti per i 150 anni di Roma Capitale, aperti il 3 febbraio con un concerto al Teatro dell’Opera al quale ha presenziato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con una lettera Papa Francesco. L’unico neo, i finanziamenti ridotti, appena mezzo milione. L’assessore al Bilancio di Roma, Gianni Lemmetti, lo ha già detto: ”I 500mila euro rimasti sono pochi, lo stanziamento iniziale di 1,5 milioni sarebbe stato più adeguato”. Soprattutto, per il titolare delle Finanze del Comune di Roma, ”i soldi per i 150 anni della Capitale d’Italia li deve mettere il governo. La verità è che stanno trattando male Roma e non capisco perché. Nel governo ci sono anche i 5 Stelle…”. Polemiche a parte, la Raggi ha comunque avviato le celebrazioni scegliendo come apertura la data dello scorso lunedì perché il 3 febbraio 1871 è stata firmata la legge che deliberò il trasferimento della Capitale da Firenze a Roma.
LA RAGGI MANGIA CINESE
Non solo appuntamenti di primo piano per la sindaca. Virginia Raggi si vedrà nei prossimi giorni anche al ristorante. Per mettere un freno allo spauracchio Coronavirus, il virus propagatosi in Cina, la prima cittadina di Roma ha deciso che andrà a cena in un ristorante cinese. Ma anche nell’albergo dove alloggiavano i primi due infettati in città. Prima tappa l’Hang Zhou di Sonia in via Bixio, uno dei ristoranti cinesi più famosi di Roma, molto amato da personaggi della cultura e dello spettacolo. Adelai