LA LISTA DELLE LAMENTELE
La seduta è stata convocata dal presidente della Commissione, Daniele Diaco (M5S). All’ordine del giorno lo stato della raccolta dei rifiuti indifferenziati, rimasti a lungo accatastati per strada nelle scorse settimane in centro come in periferia, problema che sembra superato dopo la crisi di Natale. Ma anche il Piano industriale dell’Ama. Ad ascoltare la lunga lista di lamentele, accanto al Presidente Diaco, c’erano Valeria Allegro, responsabile dell’Ufficio di supporto della sindaca e delegata della Raggi sulla questione rifiuti, che non ha pronunciato nemmeno una parola nel corso delle due ore intense di seduta. La sindaca è interessata direttamente da tali vicende, visto che dalle dimissioni dell’ex assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari di febbraio 2019 ha tenuto per se la delega ai rifiuti. Presente in Commissione anche Stefano Zaghis, Amministratore Unico di Ama in carica da ottobre scorso, e Laura D’Aprile, responsabile della Direzione Rifiuti della Capitale. Assente la vice-presidente dell’assise, la consigliera Simona Ficcardi, che nelle ultime settimane ha guidato il gruppo di grillini in Campidoglio che si oppone con fermezza all’ipotesi di una nuova discarica a Monte Carnevale, nel XII Municipio e che ha generato un vero e proprio terremoto nei 5 Stelle romani, spingendo i grillini a votare le mozioni di Pd e FdI.
PULIZIA DELLE STRADE, PORTA A PORTA E FUTURO DELL’AMA
Gli amministratori municipali hanno puntato il dito sullo stato di pulizia della città che ritengono del tutto insoddisfacente. Hanno bocciato senza appello il livello di spazzamento manuale e meccanico dell’urbe, la raccolta delle foglie e la pulizia di parchi e giardini. Dai Municipi è infine emerso forte e chiaro anche il problema del Porta a porta, la modalità di raccolta domiciliare del pattume urbano, ma soprattutto l’unica vera alternativa al business mortale delle discariche e degli inceneritori. In alcuni Municipi, come il V, il Porta a porta non è ancora mai partito, nonostante preannunciato a più riprese ai cittadini negli ultimi anni. Gli amministratori presenti in Commissione hanno chiesto ragguagli in proposito che nessuno gli ha fornito. Altri, come i rappresentanti del XIII Municipio, hanno sostenuto che il vecchio sistema di Porta a porta, poco efficace, andrebbe cambiato con il nuovo sistema, ma nessuno risponde alle loro richieste di intervento immediato né tantomeno alle lamentele dei cittadini.
IL FUTURO DI AMA E DI ROMA RESTA SEGRETO
L’unico a provare a fornire uno straccio di risposta agli amministratori municipali, molti dei quali dovranno presentarsi ai cittadini per la loro rielezione nel 2021, è stato Zaghis. Più volte, l’Amministratore di Ama ha fatto riferimento al nuovo Piano industriale che a suo dire potrebbe produrre entro la prossima estate un incremento consistente dei mezzi e del personale a disposizione dell’azienda. Un Piano sfavillante che potrebbe produrre a cascata un miglioramento dello stato di pulizia dell’urbe. Zaghis invece non ha proferito parola sul Porta a porta che resta il punto più dolente del settore rifiuti della Capitale. Il Piano industriale di Ama è ora “nella mani del Campidoglio”, così ha riferito Zaghis. Non è stato ancora presentato in Commissione Ambiente. Nessuno degli amministratori municipali ne ha avuto una copia. Alcuni dettagli che contiene vengono rilevati di tanto in tanto dalla Giunta Raggi e da Zaghis alla stampa, ma niente di più. Di fatto, il Piano resta segreto a più di due mesi di distanza dal momento in cui è stato redatto e portato alla Raggi. Un risultato davvero sconsolante per chi aveva promesso di trasformare il Campidoglio in un palazzo di vetro.