Dal Comune ancora niente fondi
“Sono otto anni che dirigo questo centro- afferma Enio Innocenzi, Presidente del centro anziani Casal Bruciato- ma il Comune non ci ha mai dato un centesimo. Abbiamo scoperto che ci sono trentatremila euro destinati ai centri anziani del municipio IV, ma sono fermi alla Ragioneria del Comune. Sono tremila euro da destinare ad ogni centro del municipio; il Comune, tramite e-mail, ci ha garantito che verranno erogati.- ha aggiunto- Al momento, però, li abbiamo anticipati, per garantire il pranzo a tutte le persone meno abbienti del quartiere”. Due giornate di musica, balli, convivialità e buon cibo per tante persone che, da quel giorno, hanno cominciato a frequentare assiduamente il centro, uscendo dal buio della solitudine. “E’ stata una manifestazione molto bella –racconta un partecipante- eravamo tanti, soprattutto persone meno abbienti. Ci hanno trattato divinamente, mettendoci a nostro agio. Per me è stata un’esperienza importante- aggiunge- da allora vengo qui tutti i pomeriggi, per ritrovarmi insieme ad altra gente. Sono rimasto solo e, piuttosto che stare tutto il giorno a casa, vengo qui perché ho trovato un ambiente che mi accoglie, mi da spazio, senza chiedermi niente in cambio”.
I centri sociali anziani
Sono strutture di servizio territoriali ricreative per la socializzazione, la cultura e l’aggregazione, dislocate su tutto il Comune di Roma ed aperte ai residenti che hanno compiuto 55 anni o con invalidità superiore al 60% per gli over 40 anni; i servizi sono gratuiti e l’iscrizione viene effettuata direttamente presso i centri del municipio di appartenenza.
Il Centro anziani di Casal Bruciato
Costituisce, quindi, un punto di riferimento importante per il quartiere: il comitato di gestione organizza diverse attività, da quelle ricreative a quelle socio-sanitarie. Al suo interno è presente un CAF e, a turno, medici e psicologi prestano consulenze e visite specialistiche. Durante l’anno il centro organizza corsi di ginnastica, ballo, informatica, sport, tornei e serate danzanti: l’ultima domenica del mese, inoltre, viene ospitato il mercatino dell’usato e del baratto, mentre è in cantiere la realizzazione di un orto urbano. Un’offerta variegata che mira a crescere, coinvolgendo gli over 55, con un’ attenzione particolare alle persone in difficoltà, affinché nessuno resti solo o senza cibo. Il messaggio, che parte dalla periferia e cerca di far “centro”, è avere la possibilità di garantire sempre un pasto caldo e compagnia a chi è solo e precario. Un “Natale” e un’ Epifania, insomma, che duri 365 giorni l’anno. “Sapete che cosa vi dico, io che non comando niente? Tutte queste belle cose accadranno facilmente; se ci diamo la mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno”, recita lo Zampognaro nella poesia di Gianni Rodari. Casal Bruciato lo sa e, senza aspettare “i comodi” tempi delle amministrazioni, consegna per tempo a tutti “le calze” della solidarietà.
Francesca Zaccari