Sono passati circa cinque mesi da quando, lo scorso luglio, la Prima Cittadina di Roma, Virginia Raggi, ha inaugurato l’ultimo tratto della pista ciclabile di via Nomentana, che da Porta Pia arriva fino a via Valdarno, nel quartiere di Montesacro. Abbiamo chiesto, a chi vive e lavora in zona, cosa ne pensa di questa nuova installazione. “Ci sono sicuramente alcuni vantaggi, come la possibilità, per chi lavora su via Nomentana di andare in ufficio in bicicletta. Bisogna però anche riconoscere che la drastica riduzione del numero di parcheggi ha creato non pochi problemi” dice Alberto, residente dalle parti di via Val D’Aosta. Che aggiunge: “a dir la verità, non vedo molta gente sulla nuova ciclabile. Molto probabilmente perché manca, qui in città, la cultura dell’uso della bici per spostarsi”. Dal canto suo Barbara, che abita in zona Piazza Sempione, dice di essere “a favore delle piste ciclabili, perché le bici sono un bel modo alternativo di muoversi in città: sono ecologiche, mantengono in salute e rallentano i ritmi accelerati a cui il traffico ci sottopone”. Alessandro invece la pensa un po’ diversamente: “Ecologia, iniziative anti-smog e quant’altro sono sicuramente cose belle e importanti. Ma dovrebbero essere attuate con criterio, cioè pensando alle conseguenze che hanno sulla vita delle zone in cui vengono realizzate. Nel caso della nuova pista ciclabile per esempio, i residenti hanno molti meno spazi per posteggiare. Io vivo sulla Circonvallazione e ne risentiamo anche qui. Non parliamo poi della situazione di via Nomentana! Mia sorella, che sta di fronte alla Caserma, è disperata. Quando torna la sera dal lavoro trovare posto per la macchina è un terno al lotto. Penso che prima o poi sarà costretta ad affittare un garage, con costi mensili non indifferenti”. Marco, residente nel quartiere e componente dell’Associazione Cittadini, Commercianti ed Artigiani, fa inoltre presente che ci sono anche diversi altri problemi, tra i quali il fatto che il tracciato della ciclabile è stato fatto passare di fronte alla scuola “Alberto Manzi” di Via Valdarno. Il che crea non poche difficoltà sia ai genitori (che non potendo per disposizioni dell’Istituto aspettare i figli all’interno sono costretti a farlo fuori, appunto nel mezzo della ciclabile) sia a coloro che transitano a bordo della loro bici. Per avere un quadro di opinioni il più possibile completo, abbiamo infine chiesto cosa ne pensano anche ad alcuni commercianti della zona. Tra loro Stefano, che co-gestisce insieme alla collega Sonia uno storico salone da parrucchiere a via Nomentana, dice che “la pista ciclabile, nata da una civile idea di una vita quotidiana a portata di tutti, non trova secondo me riscontro in una città caotica e ormai in balia del disordine come la Capitale. Purtroppo ci sono problemi logistici legati anche al manto stradale non perfettamente idoneo. Che dire…va bene pedalare ma non a Roma”. E quanto al riscontro sulla sua attività aggiunge: “la mancanza di parcheggio ha inciso tanto. Le clienti si stanno tutte lamentando ed attribuiscono la causa del problema alla pista ciclabile”.
Cristina Di Giorgi
24/12/2019