LE IMPRESE ACCETTANO IL RIENTRO PARZIALE DEI DEBITI
Il 95%, dunque la quasi totalità delle imprese (che sono in tutto circa 40) che vantavano dei crediti nei confronti della Mare Nostrum, ha votato a favore del piano industriale che prevede la restituzione delle somme con percentuali differenti e con una dilazione massima di cinque anni. Per quella data naturalmente, ad acquario aperto e avviato, la società conta finalmente di aver incassato i primi introiti da questa grande opera che finora è costata, in totale, circa 120 milioni di euro (rispetto agli 80 previsti inizialmente), soldi raccolti esclusivamente da banche, con una cordata composta da Unicredit, Intesa San Paolo e MedioCredito e privati.
I LAVORI PROSEGUONO
I lavori intanto sono proseguiti anche nei mesi autunnali tanto che si sta procedendo con gli ultimi collaudi e sembra anche che la maggior parte degli spazi commerciali siano pronti ad aprire. Ci sono però dei tempi obbligatori visto che aprire la galleria commerciale, dove i commercianti stanno già pagando gli affitti da diversi mesi, significherebbe eseguire riempimento di vasche e trasporto degli animali in condizioni di scarsa sicurezza. Quindi, anche se il periodo natalizio sarebbe stato una buona occasione per lanciare la nuova struttura, bisognerà pazientare ancora qualche mese, il tempo necessario perché la Merlin Entertainment, e la controllata Sea Life, riprendano in mano la pratica dando anche il via libera alla selezione del personale ancora mancante (sarebbero 400 circa le persone da impiegare nell’acquario) e procedendo al trasporto delle circa 5000 creature marine che andranno ad abitare nelle trenta vasche e nel milione di litri d’acqua previsti per riempirle.
APERTURA IN PRIMAVERA?
Una delle novità della struttura romana sarà sicuramente la zona dedicata alla ricerca e ai progetti di divulgazione scientifica con vasche dove “abiteranno” dei pesci robot dotati di particolari sensori. Il punto forte però rimane il tunnel sottomarino che, con una visuale a 360° gradi, permetterà ai visitatori di avere la sensazione di una vera e propria immersione. Dunque manca davvero poco all’apertura di quello che sarà l’acquario più grande d’Italia, un polo d’attrazione importante che punta ad avere un milione di visitatori l’anno per rilanciare la capitale in un momento in cui tante imprese chiudono o delocalizzano.
Luca Rossi