Appartamenti prima in mano alla criminalità organizzata, diventeranno adesso case dove potranno vivere anziani e persone con fragilità. Succede nel quadrante est della città, a via di Valle Alessandra e via Di Rocca Cencia, con il Dipartimento Simu che (in anticipo rispetto al termine del 31 dicembre) ha già consegnato al Dipartimento Politiche Sociali i due immobili sottratti alla malavita. In questi appartamenti sono stati realizzati dei lavori grazie al contributo dei fondi PON Metro, destinati allo sviluppo sostenibile e inclusivo delle città metropolitane. Le ristrutturazioni sono avvenute tenendo conto delle indicazioni del Dipartimento Politiche Sociali sulla futura destinazione d’uso, rivolta alle persone anziane con diverse fragilità: sociale, sanitaria e relazionale. “Per l’appartamento di via di Valle Alessandra – spiega la Sindaca Raggi – siamo intervenuti risistemando completamente la parte interna, il giardino esterno e due box sotterranei. Oltre al rifacimento di porte e finestre, sono stati realizzati impianti di condizionamento e riscaldamento. Il lavoro è stato complesso, vista l’ampiezza dello stabile, inserito all’interno di un comprensorio”. “Per quello di via di Rocca Cencia – aggiunge – è stato realizzato un nuovo impianto elettrico ed effettuati lavori di adeguamento dei due bagni per le necessità dei futuri residenti”. La consegna delle chiavi dal Dipartimento Simu alle Politiche Sociali è stata necessaria per l’arredamento dei due stabili, in attesa dell’assegnazione alle persone che ne avranno diritto.
Un progetto innovativo
Il nostro progetto innovativo di cohousing per anziani con diverse fragilità presso le nuove residenzialità di Roma Capitale – sottolinea la Raggi – cerca di fornire soluzioni alternative per il superamento delle Case di Riposo e lo sviluppo della convivenza autogestita con nuovi stimoli e obiettivi. Lo stabile di via di Valle Alessandra ospiterà 6 anziani, che saranno affiancati da assistenti sociali, educatori, operatori socio sanitari per incentivare forme di integrazione con il territorio ed evitare rischi connessi alla solitudine e all’isolamento. Quello di via Rocca Cencia sarà assegnato a 5 persone in Tutela o beneficiari di Amministrazione di Sostegno, anziani che vivono una forte fragilità e che spesso restano fuori dai consueti circuiti di protezione e assistenza presenti sul territorio”. “Il nostro obiettivo – conclude la Sindaca – è individuare un modello urbanistico, sociale e comunitario a tutela del cittadino più fragile. Gli ospiti della struttura potranno preparare un pasto, pulire casa e interagire con le altre persone, per sentirsi membri della comunità e non solo soggetti passivi. Vogliamo che gli anziani tornino ad essere una risorsa preziosa per la comunità ed il territorio”.