Si stima che ogni giorno circa 14 miliardi di mozziconi di sigaretta finiscano sui marciapiedi delle città. A Roma sono 11 milioni le cicche quotidianamente abbandonate, con gravi conseguenze sul decoro urbano e soprattutto sull’ambiente.
Il tempo di decomposizione di un mozzicone di sigaretta va da 1 a 8 anni, Quello che più resiste alla decomposizione è il filtro. Il tabacco e la carta si dissolvono in 3-4 mesi, ma il filtro resiste agli enzimi dei batteri anche 8 anni.
La proposta di delibera presentata in Commissione Ambiente da Nanni va nella direzione del riciclo, tenendo in conto il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti dall’agenda 2030, e per di più considerando i milioni di turisti che arriveranno a Roma per il Giubileo.
Nella proposta di delibera si chiede di collocare, a partire dagli uffici pubblici, dalle stazioni ferroviarie, dalle fermate dei bus, alle università, nelle strade più frequentate di Roma, appositi contenitori finalizzati alla raccolta dei mozziconi. Si tratta di una proposta che avrà costi esigui per l’amministrazione perché si tratta solo di collocare i contenitori di raccolta. Alla raccolta e al riciclo provvederanno poi ditte specializzate che li trasformeranno in beni di utilizzo comune.
Come si riciclano i mozziconi di sigaretta?
Attualmente esistono diverse procedure per il riciclo delle cicche e diverse destinazioni d’uso del prodotto risultante dal riciclo.
Esiste una procedura tramite la quale i mozziconi di sigaretta danno vita ad un substrato inerte, cioè una base biodegradabile per la coltivazione, da parte dei vivaisti, di piante ornamentali e di arbusti.
La trasformazione dei mozziconi di sigaretta in un polimero plastico, l’acetato di cellulosa, serve invece per produrre nuovi oggetti, dalle tavole da surf alle montature per occhiali, dalle panchine ai manici per ombrelli.
C’è poi chi ha trovato il modo di trasformare i mozziconi in capi d’abbigliamento, come una giovane stilista cilena, Alexandra Guerrero, che ha scoperto che le cicche, sterilizzate e sanificate, potevano essere trasformate in fibre.
In India un imprenditore, Naman Gupta, è riuscito a dare nuova vita alle 3 parti dei mozziconi: il filtro, la carta e il tabacco. Il filtro, sminuzzato e trattato chimicamente viene trasformato in imbottitura per cuscini, peluche e portachiavi. La carta e il tabacco vengono trasformati in compost o per produrre repellenti per zanzare.
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